Un "elisir di lunga vita" pronto ad essere testato. La reale prova di efficacia non esiste, eppure ci sono già i volontari pronti a sottoporsi alla sperimentazione in Colombia. Con un costo dell'operazione non certo a buon mercato, perché per provare la terapia ciascuno dovrà pagare un milione di euro.

A lanciare la sperimentazione è una start up statunitense: la storia è stata raccontata sulla rivista del Mit (Massachusetts Institute of Technology) dall'azienda che ha sede in Kansas, la Libella Gene Therapeutics, che afferma di aver già trovato due persone disposte a rischiare.

La "cura" si basa sulla scoperta dei telomeri, porzioni di Dna che proteggono le estremità dei cromosomi e che si accorciano con il passare degli anni, spesso identificati come l''orologio molecolare" del corpo. Secondo alcune ricerche, condotte però solo su modelli animali, invertendo l'accorciamento è possibile contrastare anche gli effetti dell'invecchiamento.

I ricercatori della start up hanno quindi ideato una terapia genica che corregge il Dna portando alla produzione di un enzima chiamato "telomerasi trascrittasi inversa", che appunto allunga i telomeri. L'azienda, che ha pubblicato i dettagli sul sito Clinicaltrials.gov, pianifica di arruolare cinque persone sopra i 45 anni, cinque con Alzheimer e cinque con ischemia critica degli arti inferiori, una patologia per cui i vasi sanguigni vengono ostruiti impedendo il flusso di sangue alle gambe.

La terapia verrà somministrata per endovena in una piccola clinica a Zipaquirá, vicino a Bogota. Il primo volontario, di 79 anni, verrà sottoposto alla procedura il prossimo gennaio.

"I partecipanti resteranno in clinica per dieci giorni - spiega Bill Andres, il capo della ricerca della compagnia - e verranno monitorati per un anno sia per la lunghezza dei telomeri che per altri parametri biologici legati all'invecchiamento".

(Unioneonline/v.l.)
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