Con una cerimonia solenne è stato inaugurato il nuovo monumento dedicato ai "Martiri di Sutri", i cinque ragazzi ploaghesi caduti il 17 novembre del 1943, insieme ad altri dodici militari sardi, nel territorio della cittadina laziale per mano delle milizie naziste.

Alla presenza del picchetto d'onore dell'Aeronautica Militare, dei rappresentanti dell'Arma dei carabinieri, della banda musicale, dei familiari delle vittime, delle associazioni e di alcuni amministratori del comune di Sutri, oltre dell'amministrazione comunale di Ploaghe, il parroco don Giuseppe Virgilio ha benedetto la pietra scolpita dall'artista Franco Farina e successivamente sono stati letti i nomi dei caduti dal rappresentante dell'associazione dei Carabinieri in pensione: Nino Me, Giovanni Mezzettieri, Salvatorico Cossiga, Giovanni Battista Mulas, Gavino Pilo.

"Oggi abbiamo voluto donare ai nostri caduti di Sutri un monumento più consono al loro valore che ci aiuti a ricordare, attraverso questi giovani, la drammaticità della guerra - ha sottolineato il sindaco Carlo Sotgiu nel suo discorso - Sutri e Ploaghe sono due comunità legate indissolubilmente da questo tragico episodio e presto suggelleremo questa amicizia con la sottoscrizione di un patto di fratellanza fra le due comunità". Anche il vicesindaco di Sutri Felice Casini ha voluto ribadire l'importanza della cerimonia: "Con grande orgoglio abbiamo accettato l'invito ad essere presenti oggi per questa manifestazione, per noi sutrini è molto importante ricordare i militari sardi caduti quel giorno".

La manifestazione è poi proseguita con il convegno: "Il caso dei martiri di Sutri. I soldati sardi sbandati nel Lazio dopo l'8 settembre 1943", moderato dal consigliere Giovanni Salis, i cui relatori sono stati lo storico Daniele Sanna, il responsabile della biblioteca gramsciana di Ales Giuseppe Manias e la direttrice dell'archivio di Stato di Sassari Federica Puglisi. Al termine del convegno si è tenuta l'esibizione della banda musicale di Ploaghe diretta dal maestro Antonio Garofalo che, fra i vari brani, ha suonato quello scritto proprio in onore delle diciassette vittime sarde intitolato "Sutrium" di cui è stato poi donato lo spartito all'amministrazione sutrina.
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