In un pianeta sempre più stravolto dai cambiamenti climatici e dall'inquinante mano dell'uomo, oggi più che mai il Wildlife Photographer on the Year ci racconta le storie della sua vita animale che resiste e lotta per sopravvivere. Giunta alla sua 55 edizione il più prestigioso concorso di fotografia naturalistica, indetto dal Natural History Museum di Londra, premia 100 immagini divise in 16 categorie, selezionandole fra quarantottomila scatti prevenienti da 100 diversi paesi.

La Natura è l'assoluta protagonista di tutti gli scatti scelti da una giuria di celebri fotografi ed editor, esposti dal 18 ottobre al Museo di storia naturale britannico a Londra: dal bisonte americano immobile sotto una tormenta di neve nel parco di Yellowstone, alle lingue di lava rossa di un vulcano delle Hawaii nel momento in cui incontrano l'acqua del mare sino ai topi di New York che escono dal tombino in cerca di cibo. Vince il primo premio assoluto il fotografo cinese Yongqing Bao con "The Moment", uno scatto che congela un terrificante sguardo fra una marmotta e una volpe prima dell'azione che li porterà a una lotta per la vita. «Da un punto di vista fotografico è semplicemente il momento perfetto» ha detto la presidente della giuria Roz Kidman Cox.

«Night glow» di Cruz Erdmann, Nuova Zelanda, ha vinto il premio nella categoria 11-14 anni.
«Night glow» di Cruz Erdmann, Nuova Zelanda, ha vinto il premio nella categoria 11-14 anni.
«Night glow» di Cruz Erdmann, Nuova Zelanda, ha vinto il premio nella categoria 11-14 anni.

«La potenza espressiva delle posizioni ti folgora e il filo di energia tra le zampe alzate sembra tenere i protagonisti in un equilibrio perfetto. Sono rare le immagini che ritraggono l'altopiano del Tibet, nella provincia del Qinghai, ed è eccezionale esser riusciti a immortalare in un'azione così intensa due specie chiave per l'ecologia di questa regione - la volpe tibetana e la marmotta»."Questa marmotta himalayana non era uscita da molto tempo dal letargo quando è stata sorpresa da una femmina di volpe tibetana con tre cuccioli da sfamare. Con prontezza di riflessi, Yongqing ha catturato l'attacco: il potere del predatore che mostra i suoi denti, il terrore della sua preda, l'intensità della vita e della morte scritte sui loro volti. La marmotta himalayana si affida alla sua folta pelliccia per sopravvivere attraverso il freddo estremo. Nel cuore dell'inverno trascorre più di sei mesi in una tana molto profonda con il resto della sua colonia. Le marmotte di solito non riemergono fino alla primavera, occasione che i predatori affamati non si lasciano sfuggire. Il quattordicenne Cruz Erdmann ha trionfato nella categoria giovani, con "Night glow", un'immagine che raffigura un calamaro iridescente, fotografato durante un'immersione notturna al largo di Sulawesi, in Indonesia.

Siamo nella baia di Atka in Antartide, Stefan Christmann fotografa due pinguini reali
Siamo nella baia di Atka in Antartide, Stefan Christmann fotografa due pinguini reali
Siamo nella baia di Atka in Antartide, Stefan Christmann fotografa due pinguini reali
Galatina a pettine cerca cibo. Foto di Angel Fitor
Galatina a pettine cerca cibo. Foto di Angel Fitor
Galatina a pettine cerca cibo. Foto di Angel Fitor
Ali di termiti e formiche in Mozambico di Piotr Narkrecki
Ali di termiti e formiche in Mozambico di Piotr Narkrecki
Ali di termiti e formiche in Mozambico di Piotr Narkrecki
L'attacco di una foca ad un pinguino di Eduardo del Alamo
L'attacco di una foca ad un pinguino di Eduardo del Alamo
L'attacco di una foca ad un pinguino di Eduardo del Alamo
Un ghepardo viene attaccato da un branco di cani selvaggi in Sudafrica di Peter Haygarth
Un ghepardo viene attaccato da un branco di cani selvaggi in Sudafrica di Peter Haygarth
Un ghepardo viene attaccato da un branco di cani selvaggi in Sudafrica di Peter Haygarth
Pinguini in processione in Sudafrica di Thomas Peschak
Pinguini in processione in Sudafrica di Thomas Peschak
Pinguini in processione in Sudafrica di Thomas Peschak
Un piccolo gruppo di kiang (grossi asini) alla ricerca dell'erba. Foto di Shangzhen Fan
Un piccolo gruppo di kiang (grossi asini) alla ricerca dell'erba. Foto di Shangzhen Fan
Un piccolo gruppo di kiang (grossi asini) alla ricerca dell'erba. Foto di Shangzhen Fan
Un ragno granchio in India. Di Biswas
Un ragno granchio in India. Di Biswas
Un ragno granchio in India. Di Biswas
Un bradipo scende da un albero. Di Dani Salgado
Un bradipo scende da un albero. Di Dani Salgado
Un bradipo scende da un albero. Di Dani Salgado
Un puma attacca un guanaco. Di Ingo Arndt
Un puma attacca un guanaco. Di Ingo Arndt
Un puma attacca un guanaco. Di Ingo Arndt
Un'aquila reale in Norvegia di Audun Rikardsen
Un'aquila reale in Norvegia di Audun Rikardsen
Un'aquila reale in Norvegia di Audun Rikardsen
Un bisonte durante una tempesta di neve. Foto di Max Waugh
Un bisonte durante una tempesta di neve. Foto di Max Waugh
Un bisonte durante una tempesta di neve. Foto di Max Waugh
Lava incandescente nell'Oceano Pacifico. Di Luis Vilarino
Lava incandescente nell'Oceano Pacifico. Di Luis Vilarino
Lava incandescente nell'Oceano Pacifico. Di Luis Vilarino
Antilopi nel deserto. Di Shangzhen
Antilopi nel deserto. Di Shangzhen
Antilopi nel deserto. Di Shangzhen
I sogni di una foca. Di Ralf Schneider
I sogni di una foca. Di Ralf Schneider
I sogni di una foca. Di Ralf Schneider
Anfibi e rettili. Di Manuel Plaickner
Anfibi e rettili. Di Manuel Plaickner
Anfibi e rettili. Di Manuel Plaickner

«Immergersi nel buio, trovare questo bellissimo calamaro e saperlo fotografare così elegantemente da rivelarne le meravigliose forme e colori, richiede tanta abilità. Che magnifico risultato per un fotografo così giovane» ha commentato Theo Bosboom, fotografo naturalista e membro della giuria del WPY55. "Cruz stava facendo un'immersione notturna con suo padre quando vide un paio di calamari nella barriera corallina in acque poco profonde. I calamari della barriera corallina di Bigfin sono maestri del camuffamento, cambiano il colore e la forma del corpo usando le loro cellule cutanee riflettenti e pigmentate. Durante il corteggiamento, i maschi e le femmine mostrano schemi complessi per indicare la loro volontà di accoppiarsi."

«Early riser» di Riccardo Marcheggiani ha vinto nella categoria «15-17 anni»
«Early riser» di Riccardo Marcheggiani ha vinto nella categoria «15-17 anni»
«Early riser» di Riccardo Marcheggiani ha vinto nella categoria «15-17 anni»

Tra i fotografi vincitori anche due italiani. Il giovanissimo Riccardo Marcheggiani, nella categoria 15-17 anni, fra i premiati con "Early riser", la foto di un babbuino Gelada con il suo cucciolo in Etiopia. "Riccardo non poteva credere alla sua fortuna quando questa Gelada femmina gli cammina davanti lungo il bordo della rupe dove si era appostato prima dell'alba. Mantenendo una distanza rispettosa, Riccardo compose il suo scatto usando un lampo basso per evidenziare la pelliccia marrone chiaro contro le montagne lontane. Il raggio attirò anche l'occhio del cucciolo curioso che si aggrappava alla sua pancia. Una piccola Gelada passerà le prime settimane della sua vita aggrappata alla pancia di sua madre prima di spostarsi sulla schiena. Questi animali vivono a terra e dormono sui bordi delle pareti rocciose per sicurezza. I terreni agricoli stanno invadendo le loro praterie native e il loro habitat si sta riducendo." L'altoatesino Manuel Plaickner , nella sezione rettili e anfibi, vince con "Pondworld", una spettacolare immagine subacquea sulle migrazione delle rane in Alto Adige. "Ogni primavera per oltre un decennio, Manuel seguì la migrazione di massa di rane comuni. Ha scattato questa foto immergendosi in un grande stagno dove si erano radunate centinaia di rane. Lì aspettò che arrivasse il momento per l'immagine che aveva in mente: rane persistenti, colori armoniosi, luce morbida e naturale e riflessi sognanti. L'aumento delle temperature primaverili fa uscire le rane comuni dai loro rifugi invernali. Si dirigono direttamente in acqua per riprodursi, spesso tornando dove sono nate. Sebbene diffusi in tutta Europa, si ritiene che il loro numero sia in calo a causa del degrado dell'habitat a causa dell'inquinamento e del drenaggio dei siti di riproduzione".
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