Sono passati trent'anni da quando un giovane Andrea De Carlo incantava i lettori con la sua prosa fluida, affidando alle stampe la storia dei due amici Mario e Guido, borghese e triste il primo, vulcanico e un po' bohemienne il secondo. Una vicenda lunga vent'anni e 500 pagine, e destinata a lasciare il segno in intere generazioni di lettori.

Oggi "Due di due" rivive in una nuova edizione, realizzata da "La nave di Teseo", completamente illustrata dall'autore. Un occasione per celebrare un libro che non solo non è invecchiato, ma che senz'altro mostra ancora tutta la sua capacità di leggere il presente.

''Non volevo illustrare specifiche scene - scrive in una prefazione a mano con la sua calligrafia minuta Andrea De Carlo - ma rappresentare situazioni, luoghi, persone, animali, oggetti che mi venivano in mente''.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

E così a comparire fra le pagine sono la classe di liceali in posa con i grembiuli, i paesaggi notturni, i cieli appena tratteggiati.

''Dal 1989 ad oggi - scrive ancora De Carlo - Due di due ha incontrato molti più lettori di quanti ne avessi immaginati mentre lo scrivevo; e ancora ne incontro''.

Nelle pagine del romanzo anche il fallimento, il disincanto finale, incarnato da Guido, dopo una vita di viaggi, di ricerca, di donne sempre diverse e mai come lui le vorrebbe, tutto sempre dolorosamente effimero.

Un file rouge che non abbandona tutti i personaggi di "Due di due", alla perenne ricerca di uno stato di quiete come se fossero costretti a ruoli e situazioni che non gli appartengono. Un mondo di ideali che non sono i loro. Fino al falò finale.

(Unioneonline/v.l.)
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