Grande entusiasmo a Orani per l'apertura ai visitatori delle botteghe artigiane, in un'iniziativa che nasce sotto il segno di Costantino Nivola, l'artista e scultore del paese del Nuorese che ha lasciato la sua impronta nell'arte del 900 italiano.

Il percorso di Autunno in Barbagia, la manifestazione itinerante conosciuta come "Cortes Apertas", promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro e dall'azienda speciale Aspen e che sabato e domenica oltre a Orani ha fatto tappa ad Austis, è disseminato di storia dell'artigianato in più di 50 "cortes" oranesi e parte con l'inaugurazione simbolica del Pergola village da parte dell'amministrazione comunale: un percorso artistico ideato nel 1953 del maestro di Orani, ma trapiantato in America, che voleva unire l'una all'altra con pergole di vite tutte le case del paese. Tutto questo dopo aver pitturato tutte le case di bianco con uno zoccolo di un azzurro "oltremare".

La prima pergola in piazzetta Su postu, lì dove sorge la casa del pittore Mario Delitala, altro artista oranese considerato uno dei più grandi incisori del 900.

"In questo paese è contagioso l'istante creativo che si trasmette di arte in arte: ferro battuto, falegnameria, i brani di Salvatore Niffoi, la sartoria - spiega Angelo Ziranu, l'architetto che ha lavorato al completamento della cattedrale cattolica Sagrada Familia a Barcellona, figlio di una delle grandi famiglie di artigiani - Qua tutto quello che si tocca si contagia e si sviluppa come forza personale".

Proprio la sartoria, nel piazzale del museo Nivola, ha proposto uno dei pezzi forti di "Cortes Apertas": la sfilata di Paolo Modolo, il sarto che ha portato in passerella lo stile intramontabile della tradizione sarda con l'abito maschile in velluto sardo indossato dal pastore. Uno dei suoi primi clienti fu proprio Costantino Nivola in uno dei suoi viaggi in paese dall'America. "Mi diede un suo quadro per paga - ha raccontato Modolo a fine sfilata - ero dispiaciuto perché avevo bisogno di soldi, ma poi scambiammo 'arte con arte' come diceva lui. Non sapevo cosa avrei perso se non avessi accettato".

Ad Austis, invece, protagonisti gli artigiani con esposizioni e degustazioni di prodotti locali, i balli in piazza e le esibizioni dei fisarmonicisti che hanno accompagnato i visitatori tra le vie del centro storico.

(Unioneonline/v.l.)
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