Il sonno è un bisogno irrinunciabile, primario, ed è anche uno dei grandi piaceri della vita.

È riposo, ma anche allontanamento dalla quotidianità. È un tempo un po' magico e un po' poetico come scriveva William Dement, pioniere degli studi sul sonno, nel suo "Il sonno e i suoi segreti": "Nel corso della notte attraversiamo un vasto paesaggio costituito da reami di sogno e di non sogno, del tutto inconsapevoli del mondo che ci circonda finché, solo dopo diverse ore, al sorgere del sole veniamo ricondotti nei nostri corpi e a una vigile consapevolezza. Senza ricordare quasi nulla".

Insomma, poche cose sono più misteriose ed affascinanti della nostra mente quando è impegnata a dormire… anche perché, durante il sonno, possono accadere cose che hanno ben poco a che fare con il dolce riposare.

Pensiamo solo a quante volte ci siamo svegliati in preda al panico dopo un incubo, oppure abbiamo avuto la sensazione di cadere durante il sonno. O ancora a quando ci capita di avere, nel dormiveglia, strane visioni che paiono provenire da mondi arcani.

Sono fenomeni comuni a tanti di noi che ritroviamo nel saggio "I tre fratelli che non dormivano mai" (Il Saggiatore, 2019, pp. 204, anche e-book), scritto da Giuseppe Plazzi, direttore del Centro per i disturbi del sonno all'Università di Bologna.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Forte di decenni di esperienza sul campo Plazzi ci apre, infatti, le porte del suo laboratorio per raccontarci storie legate al sonno e ai suoi disturbi. Storie a volte divertenti, drammatiche in altri casi, ma sempre coinvolgenti, soprattutto grazie alle capacità narrative dell’autore, sempre partecipe ed empatico con le grandi e piccole disavventure dei suoi protagonisti. Così, ci inoltriamo nei misteri del dormire tra fenomeni diffusi come l'insonnia, la sindrome delle gambe senza riposo oppure il sonnambulismo, per giungere alla descrizione di situazioni limite come la storia di una coppia che durante il sonno si lasciava andare ad acrobazie sessuali oppure il dramma dei tre fratelli che danno il titolo al libro, affetti da una rarissima forma di insonnia letale.

Un libro che ci porta quindi direttamente all'interno dei meccanismi che regolano il sonno, meccanismi che hanno cominciato a svelarsi solo negli ultimi anni come conferma proprio Giuseppe Plazzi:

"Sul sonno sappiamo molto grazie soprattutto a tecniche che esistono da qualche decina di anni come la video polisonnografia. Registrando a video i tracciati poligrafici dei pazienti e osservandoli quando dormono abbiamo scoperto molto, tanto che oggi conosciamo ben 80 patologie proprie del sonno. Conosciamo le manifestazioni di queste patologie e in molti casi sappiamo come intervenire".

Ma quante persone sono afflitte da disturbi del sonno nel nostro Paese?

"Secondo gli studi circa il 25% degli italiani soffre di disturbi legati al sonno; in particolar modo soffrono di insonnia, ma anche di problemi respiratori – come la sindrome dell'apnea ostruttiva del sonno – oppure hanno a che fare con la sindrome della gambe senza riposo. In generale l’insonnia colpisce venti persone su cento nel mondo occidentale. Inoltre, assieme a questi disturbi più frequenti, nel libro parlo di patologie più rare ma non per questo meno importanti come la narcolessia che interessa quattro persone su diecimila".

Perché parlare anche di queste patologie meno comuni è importante?

"Importante è monitorare tutti i disturbi del sonno, per capirne l'origine e se sono campanelli di allarme di patologie da esplorare in profondità. Nel libro, in fondo, racconto la mia lunga esperienza di medico, un'esperienza fatta di pazienti che riferiscono problemi legati al sonno e che per questa ragione vanno monitorati per capire cosa c’è veramente dietro questi problemi".

La scarsa qualità del sonno in che modo incide sulla nostra vita?

"Incide sulla qualità della vita. Per poter dire che una persona è affetta da insonnia il disturbo deve incidere sulla vita diurna con sonnolenza, stanchezza, irrequietezza, difficoltà di concentrazione. Inoltre oggi sappiamo che un disturbo che frammenta il sonno, a causa di apnee o di insonnia grave, porta a problemi metabolici, con aumento di peso, resistenza all'insulina e quindi una condizione pre-diabete. Infine comporta aumento della pressione arteriosa che significa col tempo aumento dei rischi cerebro-vascolari e cardio-vascolari".

La sensazione, da profani, è che però ci si curi poco dei problemi legati al dormire. Si interviene solo in casi estremamente gravi altrimenti si ricorre al fai da te...

"Sì, si ricorre troppo spesso all'automedicazione, soprattutto in Italia, tanto che siamo uno dei Paesi che fa più uso di benzodiazepine, psicofarmaci ad uso ipnotico usati anche senza diretta prescrizione medica. Il problema è che non si fanno quasi mai indagini approfondite sui disturbi del sonno e quando si fanno il più delle volte è passato molto tempo dall'insorgere del problema. Viceversa le persone per stare bene devono dormire un numero adeguato di ore, dormire bene, cioè senza interruzioni, e il sonno deve essere regolare. Quindi non si deve dormire quando capita ma mantenere un ritmo sonno-veglia costante. Il sonno, infatti, non ci toglie solo la stanchezza, non è solo un bisogno: è fondamentale per vivere bene e in salute".
© Riproduzione riservata