L'uliveto storico de s'Ortu Mannu, monumento naturale dal 2008 e simbolo di Villamassargia con i suoi oltre 700 ulivi plurisecolari, sarebbe malato.

A dirlo gli esperti dell'università di Sassari ma concordano anche i tecnici di Laore ed Agris: "Se si lascia l'uliveto al proprio destino senza intervenire la sua aspettativa di vita sarebbe di massimo altri 50 anni" ha osservato Giuseppina Mocci, Laore, nel convegno "Una gestione sostenibile per s'Ortu Mannu" organizzato dal Comune per decidere insieme a cittadini e ai tanti proprietari degli ulivi (donati al Comune ma di cui mantengono formalmente la titolarità) come intervenire.

E anche come spendere i 300mila euro che arriveranno dalla Regione (e che tutti auspicano diventino fondi strutturali data l'importanza del sito) sulla base della necessità espressa di apposite cure fitosanitarie. "Stiamo riflettendo su 4 soluzioni differenti per dare vita a un Ente di gestione del parco che possa anche valorizzarlo per poterlo sfruttare tutto l'anno e non solo per la Sagra delle Olive" ha detto il sindaco Debora Porrà per la quale "serve anche uno studio approfondito sull'approccio a piante ultracentenarie visto che non esistono scuole o letteratura scientifica di riferimento".

Uno studio che potrebbe fungere da know how esportabile con ricadute lavorative. Intervenire su piante ultracentenarie spaventa e rende comunque scettici diversi dei proprietari ma l'amministrazione comunale è assolutamente intenzionata a farlo con l'ausilio delle agenzie Laore ed Agris.

"Prendiamoci 4 mesi per ragionare e confrontarci sulle priorità poi decidiamo, è in gioco la sopravvivenza del nostro uliveto storico", è il messaggio finale del primo cittadino.
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