"Mamma, credo di essere arrivata prima". Era talmente emozionata da non essersi neanche resa conto con certezza di aver vinto le Olimpiadi nazionali di italiano: Eleonora Crabu, subito dopo la proclamazione del verdetto, ha telefonato alla madre che, a Senorbì, attendeva con trepidazione sue notizie.

"Come, credi?", le ha chiesto la mamma, che è anche la sua più grande fan. "Aspetta ma', chiedo un po’ e ti richiamo".

Era proprio così, il trambusto attorno a lei, gli applausi e i complimenti non le hanno permesso di godersi appieno il momento del trionfo. "Ho sentito chiamare il mio nome, poi hanno menzionato l’Einaudi e ho pensato che probabilmente avevo vinto", ha raccontato Eleonora, ancora emozionata. Era tutto vero: "Non me l’aspettavo, sono davvero felice e orgogliosa".

Eleonora Crabu, che frequenta la seconda A indirizzo turistico dell’istituto Luigi Einaudi di Senorbì, è la prima studentessa sarda a trionfare alle Olimpiadi di Italiano organizzate dal ministero dell’Istruzione in collaborazione con il Comune di Torino, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, gli Uffici Scolastici Regionali, l’Accademia della Crusca, l’associazione per la Storia della Lingua Italiana, l’associazione degli Italianisti e il Premio Campiello Giovani.

I ragazzi hanno lavorato su un testo di Primo Levi, su una poesia di Alda Merini e su un articolo di Michele Serra. "Non ho avuto grandi difficoltà", ha detto Eleonora, grande divoratrice di romanzi. "Oltre alla lettura, ama lo sport e la musica, come possono confermare dal vicinato", dice, con un sorriso, la mamma Alessandra Gaggioli.

Preparata dall’insegnante di lettere Caterina Frigau, la studentessa di Senorbì dopo essersi distinta nella gara di istituto ha partecipato alla semifinale delle Olimpiadi conquistando a pieno titolo la finalissima.

È stata accompagnata a Torino dall’insegnante Isaura Piredda, referente d’Istituto. "Siamo commossi, Eleonora continua a regalarci incredibili soddisfazioni", ha detto la professoressa Piredda. Voti altissimi, non solo in italiano. "Per lei 8 e 9 sono la norma, e io non sono di manica larga", sottolinea Frigau. L’istituto scolastico di Senorbì sta preparando una grande festa. "Siamo felicissimi", dice il preside Rosario Manganello.
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