Le leggi o la pietà, la ragione o la fede, il potere e i cittadini: i quesiti posti da Sofocle quasi 2.500 anni fa, sono straordinariamente attuali nella società odierna.

Per questo "Antigone" è un testo che può essere facilmente riletto in chiave contemporanea.

È quanto fa il Teatro Ringhiera di Milano con la regia di Gigi Dall'Aglio.

La celebre tragedia approda nell'isola grazie alla Grande Prosa del Cedac: il debutto domenica al Teatro Civico di Ozieri (ore 21), lunedì tappa al Cine/Teatro Olbia e quindi martedì chiusura del tour sardo a Dorgali.

Il ruolo della protagonista è affidato a un'intensa Arianna Scommegna, attrice che ha vinto il Premio Hystrio 2011 e il Premio Ubu 2014.

Accanto a lei sul palco ci sono Aram Kian, Anna Coppola, Stefano Orlandi, Francesca Porrini, David Remondini e Sandra Zoccolan Antigone, figlia di Edipo, incarna lo spirito ribelle e rivoluzionario, pronta a infrangere le leggi in nome di un più alto senso di giustizia, sulla spinta di un profondo e inestinguibile desiderio di libertà.

"Antigone" è un'opera fondante della cultura occidentale, uno dei testi chiave della storia del teatro, in cui si cerca la conciliazione tra l'umano e il divino e si svela l'ambiguità della maschera del potere: l'arroganza del re Creonte, accecato dall'ambizione e incapace di ascoltare le voci del dissenso, condurrà inesorabilmente alla catastrofe.
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