Una vita spesa in favore della promozione della musica e per tre anni, dal 1996 al 1998, Ministro dell'Università, il dicastero che segue le vita dei Conservatori attraverso il Dipartimento dell'alta formazione artistica.

Luigi Berlinguer da anni si batte perché lo studio della musica sia un patrimonio di tutti gli studenti, dalla scuola elementare, oggi primaria, fino ai licei.

Una lotta impari che purtroppo non riesce ancora a trovare le giuste vie.

E la riforma dei Conservatori del 1999 non ha certo semplificato questo sogno.

Oggi i Conservatori dovrebbero essere degli Istituti universitari di primo e secondo livello ma di fatto convivono nei programmi didattici, tra proroghe e circolari, ben tre cicli di studio: il preaccademico, quello che dovrebbe fungere da palestra per le future matricole universitarie, l'accademico vero e proprio, come una qualsiasi facoltà ordinaria suddivisa in triennio e biennio di specializzazione, e il vecchio ordinamento che da diritto, a chi aveva già intrapreso il percorso ante riforma, di completarlo.

Esiste anche un progetto di legge sull'introduzione dello studio pratico della musica in forma curricolare per le cinque classi della scuola primaria, presentato alla Camera nella scorsa legislatura dal Deputato Siro Marrocu, che, purtroppo, non è riuscito ad arrivare alla discussione in aula.

Durante la sua guida, il Ministero condusse uno studio che dimostrò come il consumo di sostanze stupefacenti tra gli alunni delle istituzioni musicali di Stato, Conservatori e Istituti Musicali Pareggiati, fosse pressoché nullo.

Come a dire, da parte dei giovani di quelle scuole, la nostra droga è la musica.

Ma questa realtà, che è anche una convinzione scientificamente provata da importanti studi di blasonate Università di mezzo mondo, non ha ancora fatto breccia nelle proposte politiche delle varie compagni di Governo.

Eppure, con un investimento di soli 600 milioni di euro all'anno, la società, in 20 anni, potrebbe radicalmente cambiare con ricadute importanti nella prevenzione del disagio minorile, del bullismo e del consumo di alcool e droghe.

Per l'impegno straordinario di questo studioso, politico e ancora oggi a capo del "Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti", il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, una delle istituzioni musicali più importanti al mondo, ha deciso di conferire una laurea honoris causa all'ex ministro.

La cerimonia si terrà domani, 21 febbraio, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2018-2019.

Dopo il saluto del presidente del Conservatorio, Antonio Oggiano anche lui sardo, è prevista la relazione del direttore Roberto Giuliani.

La cerimonia del conferimento del prestigioso titolo onorifico al Professor Berlinguer seguirà la lectio magistralis dell'illustre ospite sul tema "Dante e la musica".

In chiusura il concerto dell'Orchestra Giovanile del Conservatorio "Santa Cecilia" diretta dal maestro Rinaldo Muratori.

L.P.
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