Grembiule sì, grembiule no: si è sollevato un grande dibattito, in rete ma non solo, nelle ultime ore, sul tema se sia o meno giusto ripristinare l'utilizzo obbligatorio del grembiule nelle scuole.

Ad aprire la discussione un’intervista a Tg2Italia del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha rilanciato l'idea: "Almeno alle scuole elementari rimettere il grembiule farebbe bene ai bambini ed eviterebbe simboli di diversità. Stop alle differenze tra chi ha 'felpe da 400 euro' e chi indossa 'golfini da 20 euro'.

Al momento, decidere se far indossare o meno il grembiule agli alunni è una prerogativa delle singole scuole. La decisione, cioè, spetta al preside della scuola.

E se in alcune scuole elementari i grembiuli sono già tornati, in altri istituti si preferisce far comprare ai genitori degli alunni maglie e felpe di uno stesso colore, per attenuare distinzioni troppo marcate nell'abbigliamento dei ragazzi.

"Nessuna preclusione ideologica per il grembiule delle scuole materne ed elementari – ha commentato all'Ansa il presidente dell'Associazione Nazionali Presidi del Lazio Mario Rusconi – Siamo anche favorevoli alla divisa o alle tute per le medie e superiori, purché la cosa non venga normata da una legge ma sia presa come decisione dal Consiglio d'istituto, sentiti i genitori, e dal collegio dei docenti così come sancisce l'autonomia scolastica. E nei fatti è già così".

Già il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti aveva parlato positivamente, nei mesi scorsi, circa la reintroduzione del grembiule a scuola. E l'idea era piaciuta in passato anche a Silvio Berlusconi e all’allora ministro Mariastella Gelmini.

Ma cosa ne pensano i genitori? I pareri, almeno quelli espressi in rete, sono discordanti: se c'è chi lo considera comodo e pratico anche per proteggere gli abiti sottostanti, c'è invece chi lo vede un mezzo di mortificazione della propria personalità e libertà di esprimersi. Il dibattito è aperto.

(Unioneonline/v.l.)

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