Dopo 15 anni Sergio Frau doppia le sue Colonne d'Ercole e torna in libreria - una speciale anteprima sarda rispetto al programma di distribuzione nazionale che partirà a settembre - con una ponderosa inchiesta sul passato, stavolta finalizzata a dimostrare che la Sardegna non ha solo le carte in regola per poter essere identificata con l'Isola-mito di Atlantide. Le ha anche per collocarsi, rispetto alle cosmogonie del passato, da Oriente a Occidente, al centro del mondo antico, come ombelico o asse portante.

Omphalos o Axis mundi, per dirla nelle lingue e coi simboli a cui i classici ricorrevano per tradurre la loro geografia. Il mulino di Amleto, sprofondato negli abissi e costretto a macinare sabbia, se si preferisce invece attingere alle saghe nordiche.

L'ipotesi - che il suo teorizzatore definisce "ragionevole dubbio" - è stata già anticipata dal giornalista di Repubblica nella mostra che, inaugurata ad aprile all'aeroporto di Elmas, sarà visitabile sino a ottobre.

IL VOLUME - Intitolato "Omphalos. Il primo centro del Mondo. Il Paradiso che divenne Inferno..", come il bestseller in cui Frau avanzò l'ipotesi rivoluzionaria che identifica l'isola di Atlantide con la Sardegna, è edito da Nurneon. Sono 1152 pagine, stavolta. Quasi il doppio rispetto a quelle che componevano "Le Colonne d'Ercole, un'inchiesta" (672 pp.) e su cui il colosso appena pubblicato dichiara, non potendo prescindere dal quadro indiziario già esposto, di reggersi.
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