DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO LENZA

FENOSU Sul cielo sopra Fenosu pochi aerei semivuoti ma molte polemiche. La diffida dell'Enac non ha prodotto, alcun effetto sulla Sogeaor, la società di gestione dello scalo oristanese. Vendita di biglietti e voli continuano nonostante l'ultimatum arrivato da Roma. La situazione ha però creato un certo allarme in Regione e in Provincia (azionista di maggioranza Sogeaor) e in Consiglio regionale.

L'Ente nazionale aviazione civile ha contestato alla Sogeaor la mancanza di licenza d'esercizio dell'attività di trasporto aereo, intimandole di «cessare ogni forma di pubblicità e di vendita di titoli di viaggio della Fly Oristano» e diffidandola «dal pubblicare sul sito web notizie in qualità di vettore aereo» ritenute pubblicità ingannevole.

SCONTRO ENAC-SOGEAOR Alla presa di posizione Enac di mercoledì, la Sogeaor ha replicato ieri con una nota a firma multipla, sottoscritta cioè anche da Denim Air e dallo Studio Associato Rimini. Una risposta in cinque punti in cui, in sintesi si afferma che: Sogeaor non vende biglietti; il sito www.flyoristano.com è di proprietà di Studio Associato Rimini e come tale registrato; Denim Air è in possesso di regolare Aoc (Certificato di aeronavigabilità operativo) e ha ottenuto di poter utilizzare il sito www.flyoristano per la vendita online tramite un tour operator.

Conclusione? «Non sussiste pertanto alcuna pubblicità ingannevole o fuorviante per gli utenti». A Fenosu ne sono talmente convinti da aver inviato al direttore dell'Enac, Alessio Quaranta, una nota di protesta «evidenziando - fanno sapere - le inesattezze contenute nel documento divulgato e il pregiudizio causato alle società interessate».

Il botta e risposta tra Enac e Sogeaor accresce la confusione attorno all'avvio dei voli di linea. Il presidente della società di gestione, Giorgio Gaviano, lunedì scorso non ha dato alcuna risposta a una precisa domanda: chi stipula il contratto di trasporto con il passeggero? Questione ancora non chiarita in questa strana rappresentazione dove la scena diventa sempre più affollata tra siti, consulenti, vettori, tour operator. Un fatto è certo: nessuna compagnia di linea ha chiesto di operare a Fenosu. Di qui la decisione della Sogeaor di stipulare con Denim Air un contratto di noleggio che comprende aereo, equipaggio, assistenza e assicurazioni. Il costo? Anche su questo punto Gaviano non risponde da quattro giorni. Altrettanto accade per le spese finora sostenute per la realizzazione dello scalo e l'avvio dei voli. Trattandosi di soldi pubblici la riservatezza appare inopportuna.

IL PARERE DELL'ESPERTO Secondo il professor Massimo Deiana, docente di Diritto della navigazione e preside della facoltà di Giurisprudenza all'Università di Cagliari, «l'Enac ha agito correttamente, perché l'indicazione Fly Oristano al momento dell'emissione del biglietto può indurre qualunque passeggero, anche il più accorto, a ritenere di stipulare un contratto di trasporto con quel soggetto». Il docente spiega che nell'acquisto di un volo possono essere coinvolte due figure. «Il cosiddetto vettore operativo, quello che effettua il volo, e quello contrattuale che stipula il contratto con il passeggero e pertanto è totalmente responsabile nei suoi confronti. Qualsiasi dubbio sull'identificazione di quest'ultimo è pericoloso perché non garantisce la necessaria trasparenza e tutela del passeggero».

A Fenosu, l'unico vettore autorizzato è Denim Air, che pareva essere solo operativo e non contrattuale. Ora pare rivestire i due ruoli, affidando la vendita a un tour operator. Però viene pagato da una società pubblica attraverso un contratto di noleggio. Se così stanno le cose, potrebbe esserci il rischio di incorrere nelle sanzioni dell'Unione europea per violazione delle norme sulla libera concorrenza.

REAZIONI IN REGIONE E PROVINCIA L'intervento dell'Enac ha suscitato l'immediata reazione dell'assessore regionale ai Trasporti Liliana Lorettu. «La Regione - dice - guarda con molta attenzione a quanto sta accadendo e all'uso dei soldi pubblici. Fa appello alla prudenza nel loro utilizzo». Di qui l'annuncio di una «convocazione a breve della società di gestione per capire meglio». Per l'aeroporto di Oristano, l'assessore «senza facili entusiasmi e senza sprechi», ipotizza «un futuro probabilmente non nella continuità territoriale ma nel rispetto del principio di realtà». Le ultima parole sembra attingerle dal suo vocabolario professionale, cioè dal linguaggio della psichiatria. Nello specifico, pare un garbato un invito, banalizzando i termini, ad accantonare manie di grandezza e sogni irrealizzabili.

Anche il presidente della Provincia di Oristano annuncia la convocazione di Giorgio Gaviano «per fare chiarezza sulla situazione». Atto doveroso dato il suo ruolo di azionista di maggioranza.

INTERPELLANZA BEN AMARA Chiarezza chiede anche il consigliere regionale del Pdci Radouan Ben Amara. In un'interpellanza all'assessore ai Trasporti, ricorda l'intervento dell'Enac, i costi finora sostenuti e le numerose assunzioni effettuate da Sogeaor per avviare i voli di cui sottolinea lo scarso successo commerciale con ulteriori probabili perdite di esercizio. Ben Amara vuole poi conoscere le motivazioni che hanno indotto la Giunta a stanziare altri tre milioni di euro per Fenosu. Soprattutto, però, gli interessa sapere gli intenti dell'assessore.

PAROLA ALL'ENAC Dopo la replica della Sogeaor, l'Enac non ha preso posizione. nessun commento ieri dagli uffici romani dell'ente, ma oggi potrebbe arrivare una qualche reazione. Si tratta di capire se riterrà sufficienti a chiudere il caso le spiegazioni fornite dalla Sogeaor, oppure confermerà la sua diffida. Nella seconda ipotesi non resteranno grandi margini di manovra. A Fenosu dovranno trovare soluzioni in linea con le indicazione dell'autorità di controllo oppure interrompere i collegamenti.
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