Quattordici anni a Martin Aru, 10 al padre Massimiliano.

Sono le condanne inflitte dalla gup Lucia Perra nel processo in abbreviato per l'omicidio volontario di Sandro Picci, ucciso il 9 ottobre 2016 a Is Mirrionis con un colpo di pistola esploso dal 25enne Martin.

Accolte le richieste del pm Guido Pani (che per Martin Aru aveva chiesto 12 anni).

Martin Aru
Martin Aru
Martin Aru

Secondo la ricostruzione investigativa, quel giorno Martin Aru aveva battibeccato con Mario Macis per un post su Facebook ed era stato picchiato da lui quando era andato a regolare i conti.

Così il giovane era tornato a casa "impaurito", aveva sostenuto lui stesso, anche per aver sentito il rivale dire le frasi: "Andiamo da Sandro a prendere il ferro" e "ora te lo ammazziamo davanti ai tuoi occhi", rivolto alla fidanzata.

Nell'abitazione il ragazzo aveva prelevato un'arma e col padre era tornato in via Pertusola 4.

Lì aveva visto Picci e Andrea Macis.

Quest'ultimo, a suo dire, aveva portato la mano alla cintola, come a voler prelevare una pistola, così lui aveva estratto la sua e sparato. Poi era fuggito.

Poco dopo, arma in pugno ancora carica e col "cane" alzato, si era costituito nello studio del legale Piras.

Non si era reso conto, aveva detto, di aver ucciso Picci.

Andrea Manunza

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