L'avrebbe attesa all'ingresso del parco di Santa Lucia.

Aveva con sé un coltello, nascosto nei pantaloni della tuta, e sapeva che la vittima a quell'ora era solita passeggiare proprio da quelle parti con le amiche.

Per questo Ignazio Frailis è accusato di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione.

Lo ha formalizzato il pm Paolo De Angelis al gip che domani mattina interrogherà il 46enne in carcere.

Frailis - accusato anche delle lesioni provocate all'amica della vittima, ferita in modo non grave nel tentativo di difendere la casalinga dalla furia dell'uomo - martedì pomeriggio sarebbe uscito di casa con l'intenzione di incontrare la vicina per un chiarimento sui numerosi dissapori, liti e discussioni avuti in questi ultimi anni.

Poche parole, soprattutto insulti, e Frailis si sarebbe avventato sulla donna colpendola più volte.

Poi la fuga, con il coltello sempre nascosto sotto il pantalone della tuta da ginnastica, nei sentieri del bosco.

Sentendosi braccato dai carabinieri della compagnia di Cagliari e del nucleo investigativo del comando provinciale, si è poi consegnato nella caserma di Capoterra. "Non volevo ammazzarla. Non so cosa sia accaduto", le parole al legale.

Intanto l'autopsia sulla 60enne, eseguita ieri mattina dal medico legale Roberto Demontis, ha certificato che la donna è morta dissanguata.

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