D ura o non dura? Questa è la domanda che ricorre nelle conversazioni sul futuro del governo. Il Conte bis è nato il 5 settembre scorso, non ha compiuto ancora i due mesi di vita, ma la sua esistenza è messa in discussione da un quadro politico colmo di incertezze. Quali? Vediamole.

1) Il taglio dei parlamentari ha bisogno di essere accompagnato da riforme sostanziali, non maquillage, prima fra tutte la riforma elettorale. Quale? Maggioritario? Proporzionale? Un frullato che dopo Mattarellum, Porcellum e Rosatellum finisce ancora in ellum? Nessuno lo sa e in queste condizioni i partiti sono tra l'incudine e il martello.

2) L'incudine è il primum vivere dei parlamentari che tendono naturalmente a conservare il proprio seggio, non vedrete mai il tacchino andare da solo canticchiando sul tavolo del pranzo di Natale; il martello è quello della tentazione di evitare il logoramento (nel lungo periodo vale per tutti) andando a contarsi con le elezioni anticipate e far così naufragare taglio dei parlamentari e nuova legge elettorale.

3) Il Paese ha un grande problema di classe dirigente e nessun partito può dire di essere in grande salute, nemmeno la Lega. Basta allargare la visione, non si governa in casa se non si ha un'idea compiuta del mondo. Il Pd ha sulle spalle il peso di un esecutivo che non ha un reale programma politico e con i partiti della famiglia socialista europea in crisi; i Cinque Stelle sono una singolarità in Europa, sono in caduta libera sul piano del consenso e dell'organizzazione. (...)

SEGUE A PAGINA 15
© Riproduzione riservata