"Cara Unione,

l'anno scorso a seguito del mio stato di disoccupazione ho deciso di intraprendere il percorso dei concorsi pubblici.

L'emergenza Covid non ha reso facile questo percorso, ma oggi più che mai mi trovo a dover dire che la colpa non è solo del virus, ad oggi ci troviamo di fronte ad un'ingiustizia enorme!

Il governo Conte ter, con il DPCM del 14 gennaio, ha infatti autorizzato la ripresa delle prove concorsuali dal 15 febbraio, ma nessuno parla dell'obbligo di sottoporsi al tampone nelle 48 ore precedenti le prove.

Considerando che un concorso si svolge su 3/4 prove a distanza superiore di 48 ore, significa che ogni candidato dovrebbe sostenere per ogni concorso la spesa media di 150/200 euro (in Sardegna i tamponi antigenici hanno un costo medio di 40 euro).

Mi sembra davvero ingiusto, io non lavoro da un anno, come potrei avere i soldi per tutti questi tamponi?

Mi trovo nella condizione di dover rinunciare alla partecipazione, perdendo sia i soldi della tassa di iscrizione e anche la speranza di un futuro migliore.

Grazie dell'attenzione".

Monica

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