"Cara Unione,

sono la figlia di una paziente di Quartu, affetta da sindrome di Alzheimer in fase terminale, assistita con le cure domiciliari integrate.

Si è reso necessario effettuare un prelievo del sangue che il medico curante ha prescritto con ricetta elettronica (con esenzione totale del ticket).

Contattando telefonicamente la cooperativa incaricata dell'assistenza infermieristica mi è stato riferito che per prenotare tale servizio, essendo mia madre residente a Quartu (poiché si applica una procedura solo per Quartu), era necessario che nella ricetta elettronica venisse apposto un timbro da recuperare presso l'Ufficio Ticket di Via Turati.

Incredula che in periodo di pandemia fosse richiesto un timbro su una ricetta elettronica (quindi tracciata) e che per questo bisognasse recarsi fisicamente presso una struttura sanitaria (mentre in caso di ricovero nessuno può entrare in un ospedale), nonostante i miei spostamenti da quasi un anno (dato che lavoro in smart working dall'8 marzo 2020) siano limitati al tragitto casa-supermercato di quartiere-chiesa, mio malgrado stamane mi sono recata presso gli uffici preposti.

Dopo la misurazione della temperatura, allo sportello l'impiegata mi ha comunicato che non era possibile apporre il timbro sull'impegnativa in quanto non era funzionante il terminale in cui si sarebbe dovuta registrare non la prenotazione ma solo l'assolutamente necessario timbro.

Gentilmente mi è stato consigliato di ritornare direttamente domani, benché pure oggi pomeriggio gli uffici siano aperti. Quindi ,senza aver risolto nulla, mi chiedo: in un momento in cui c'è gente che muore di fame perché non può aprire la sua attività, in un momento in cui viene chiesto a tutti di limitare la propria libertà di movimento per non creare assembramenti o ingenerare rischi, nello stesso momento viene richiesto solo a Quartu di andare in un ufficio a recuperare un timbro (che non si può mettere in altro modo?) Con il rischio di esserci andato pure inutilmente perché il pc è bloccato?

Tutto questo è normale? Io direi imbarazzante".

Lettera firmata*

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