"Cara Unione,

sono Martina Podda, ho appena 24 anni e sono laureata alla magistrale di Biologia Molecolare e cellulare all'Università degli Studi di Cagliari.

Sono in isolamento dall'8 novembre per sospetto Covid-19, data in cui mio padre ha avuto i primi sintomi.

Da biologa, posso dire di averlo studiato e di aver letto diversi lavori scientifici che stanno emergendo, ma solo quando l'ho vissuto ho capito la brutalità di questo virus e la sua contagiosità.

Da mio padre è passato a me, poco dopo a mia mamma, il mio fidanzato e poi mio nonno.

Dopo aver diagnosticato a mio nonno una broncopolmonite da Covid e alcuni giorni di ricovero, il 24 Novembre mattina è volato via.

Il dolore era grande e non ci sono parole per descriverlo, ma l'esame di Stato per l'Abilitazione professionale mi attendeva.

'Devi farlo, devi rendere onore a nonno, a mamma che si sta riprendendo e a tutte le vittime di questa epidemia. Ma soprattutto, devi aver gli strumenti per poter contribuire', ho pensato.

Non ho esitato, alle 15 mi sono fatta coraggio e mi sono collegata su Teams per sostenerlo.

Ora che sono abilitata, attendo l'esito del tampone e non vedo l'ora di poter contribuire alla lotta contro il Covid-19.

Il mio vuole esser un messaggio di speranza perché anche quando ti crolla il mondo addosso, si deve provare sempre a guardare avanti.

Un caro saluto".

Martina Podda

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