"Cara Unione,

sono una studentessa della quinta superiore, scrivo questo messaggio per quanto presente la situazione che noi studenti delle scuole superiori e dell'università stiamo vivendo in Sardegna.

Nelle ultime ore, si sta parlando di tenere aperti bar e ristoranti anche fino alle 23, di tenere aperte le palestre e di voler riaprire i teatri, ma non del tema della dad nelle nostre scuole e nelle nostre università.

A questo proposito io parlo a nome di tutti noi studenti e vorrei dire che siamo davvero stanchi di essere penalizzati, di essere messi da parte e non venire ascoltati in nessun contesto.

Ora io mi chiedo, perché noi studenti delle superiori e delle università dobbiamo seguire la didattica a distanza con tutte le difficoltà che ci possono essere tramite un computer e di cui credo che tutti siano già a conoscenza, mentre le scuole medie, le scuole elementari, gli asili e gli asili nido possono continuare a svolgere le loro lezioni tranquillamente in presenza e chiaramente nel rispetto delle regole? Perché noi che dobbiamo affrontare degli esami siamo costretti alle lezioni a distanza e loro in presenza?

Noi non ci stiamo più in questa situazione, come gli adulti hanno il diritto di lavorare, noi abbiamo il diritto di studiare, e non dietro lo schermo di un computer in una classe virtuale, ma in una classe vera e propria.

Ora io vorrei chiedere al presidente Solinas, di aiutarci e darci la possibilità di svolgere le nostre attività come abbiamo sempre fatto chiaramente nel pieno rispetto delle regole che ormai abbiamo imparato.

Noi confidiamo in un suo aiuto".

Nicole

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