"Cara Unione,

è triste leggere ogni giorno, sulle vostre pagine e in quelle dei principali quotidiani, del numero di morti che il Covid sta mietendo, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

E avvicinandosi la ricorrenza dedicata proprio ai defunti, mi piacerebbe spendere qualche parola per tutti i nostri cari che quest'anno ci hanno lasciato.

Ho assistito più volte, fra i vostri commentatori, a dibattiti accesi sul fatto che fossero state date come morte 'di Covid' persone in realtà morte 'per Covid'. Cambia qualcosa? La Lombardia, dati Istat di qualche giorno fa, ha fatto registrate nel solo mese di marzo 2020 un numero di morti superiore del 190% al medesimo mese del periodo precedente. Il dato nazionale è del + 47%.

Dietro alle cifre, ci sono persone: padri, madri, nonni, zii, figli, sposi e spose. Ci sono famiglie, che spesso hanno vissuto il dramma per la perdita dei propri cari nel silenzio, e addirittura vergognandosi, perché se morire di altre malattie è lecito, morire di Covid fa paura e scatena la diffidenza degli altri.

E allora, almeno con l'occasione della giornata dedicata al ricordo dei morti, un pensiero a tutti coloro che, con o per il Covid, in questo anno se ne sono andati.

Di loro mi piacerebbe, sono sincero, vedere un giorno pubblicate, anche su questo giornale, le foto con i nomi e i cognomi. Almeno per ricordarli con una preghiera.

Un cordiale saluto".

Luciano M. - Cagliari

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata