Cagliari: "Quando abitare in centro città diventa un incubo"

"Cara Unione,

Basta un locale, sempre lo stesso, dei titolari che non riescono a tenere a bada i propri avventori nell'ora tarda e presto trova spazio l'ennesima notte insonne. Chiacchiere, risate, riproduzione di video e musica dagli smartphone, incuranti di chi, ai piani superiori e a distanza di poche ore, dovrà alzarsi per andare a lavorare. Senza tener conto che in un momento critico e delicato come quello che stiamo affrontando, post Covid-19, è inspiegabile come i gestori del locale non siano preoccupati di questi reiterati assembramenti.

Il caratteristico quartiere di Villanova, rinomato proprio per la sua tranquillità, nella zona di piazza Tristani, ha perso questa peculiarità, diventando per gli inquilini dei palazzi attorno, quelli dei piani bassi in primo luogo, una zona senza più pace. Anni di segnalazioni nel cuore della notte, ai vigili urbani, ai carabinieri, persino il dialogo diretto con i titolari delle attività, ma niente: ogni notte, tolto il giorno di chiusura, fino alle 2.30/3.00 del mattino la situazione si ripete, i condomini sono scoraggiati e non sanno più a chi rivolgersi. Le istituzioni sembrano non voler tutelare la salute dei propri cittadini".

Lettera firmata* - Cagliari

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