"Cara Unione,

ho lasciato Carbonia quando avevo 15 anni, ora ne ho 74. Ma ho una nostalgia che nessuno può immaginare. Sono dieci anni che non vado nella mia terra, lì ho lasciato parenti e amici.

Vivo a Bologna da 58 anni, sono arrivata qui perché già due miei fratelli ci abitavano. Ho sposato un bolognese e abbiamo avuto un figlio. In casa la mia cucina è solo sarda e spesso invito qualcuno per far assaggiare loro tutto ciò che la bella Sardegna offre.

La disoccupazione mi ha costretto a emigrare, a Carbonia un avvenire non me lo potevo creare, mentre qui ho trovato lavoro e ora sono una pensionata. Questa poesia l'ho scritta con la malinconia di una sarda lontana, si intitola 'Sardegna mia':

Sardegna mia quanto sei bella e indimenticabile.

Ti sei fatta conoscere in tutto il mondo per i colori del mare, i profumi, i sapori e l’ospitalità di noi sardi.

Quanto mi manchi!! Ti ho sempre nel mio cuore!

Mi manca tanto la sirena che suonava e indicava l’uscita degli operai dalla miniera mentre adesso quando vengo a trovarti non sento più quel suono ma vedo la mia città vuota e tanta tristezza nei giovani che non riescono a trovare il lavoro dove sono nati.

Sardegna mia aiutali a non fuggire via come ho dovuto fare io… dai vita alla nostra gioventù così che non soffrano di nostalgia come me.

Grazie Sardegna mia".

Luisella Spanu - Bologna

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