"Cara Unione,

vorrei far presente all'opinione pubblica e ai lettori della testata giornalistica UnioneSarda.it l'ennesimo 'strafalcione' presente nel bando INCLUDIS promosso dalla Regione Sardegna.

Essendo io autistico ad alto funzionamento la mia disabilità è di tipo mentale, quindi, secondo i requisiti indicati dal bando, dovevo essere seguito terapeuticamente e obbligatoriamente dal Centro di Salute Mentale della mia città; cosa non possibile perché io, da piccolo, ero seguito dal Centro dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo dell’Ospedale G. Brotzu di Cagliari per poi, dopo i 18 anni, essere seguito da uno psicologo privato competente in materia che presta questa mansione al di fuori del C.S.M.

Tengo a informare i signori politici e chi legge questa lettera che l'autismo lo si possiede a vita, e non che dopo i 18 anni magicamente "sparisce" perché lo decide lo Stato italiano. Quindi sono stato costretto a rivolgermi a uno psicologo privato perché il Centro del Brotzu trattatava problematiche sanitarie solamente con minori del disturbo dello spettro dell'autismo.

Detto ciò, il fine del bando era favorire l’inclusione delle persone con disabilità e con disturbo dello spettro dell'autismo ma, evidentemente, la fretta e la foga sorta nell’ideazione di questo progetto per acquisire quanti più possibile consensi popolari - in previsione delle elezioni regionali, mi chiedo? - ha fatto emergere che vi siete dimenticati della nostra situazione, quindi escludendoci dal seguente bando.

Sinceramente mi sono sentito offeso e discriminato come tutti i miei simili che sono stati esclusi ingiustamente.

Alla classe politica uscente rivolgo solo una parola: peccato, perché vi siete giocati un voto. Alle persone autistiche come me consiglio invece di non illudersi più nella speranza di politiche adeguate per noi: gli autistici adulti, evidentemente, devono cavarsela da soli.

In bocca al lupo e buona fortuna!".

F.S. - Cagliari

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