"Cara Unione,

'siamo sull'orlo di una crisi climatica globale'. A dirlo è stato nientedimeno che il Capo dello Stato italiano, in visita al cimitero monumentale delle vittime della diga del Vajont. Un appello sentito anche altrove, ed anche a Oristano, sulla scia del successo di Friday for Future, il movimento ambientalista che reclama interventi efficaci per arginare i cambiamenti climatici, centinaia di ragazzi sono pronti a scendere in piazza (Eleonora, domani) per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. Un tentativo estremo per scongiurare l’ineluttabile crisi climatica globale, che rischia di arrestare le economie del mondo e di togliere la vita a milioni di esseri viventi.

"L'iniziativa - spiega l'organizzatore, il diciasettenne Raffaele Cocco - nasce dall'esigenza di sensibilizzare le persone ad un tema che non ha sufficiente attenzione. Oristano è una città ricca di studenti, che sono la generazione su cui si basa il movimento Friday For Future, e quindi la nostra iniziativa può essere di grande aiuto a mobilitare tutta la popolazione sarda. Venerdì, contemporaneamente a tante città del mondo, parteciperanno allo sciopero in Sardegna gli studenti delle città di Sassari, Cagliari e Olbia".

Non c'è persona che, oramai, non conosca gli effetti dei cambiamenti climatici. Alcuni fra tutti: lo scioglimento dei ghiacciai, il repentino variare delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, i fenomeni meteorologici estremi, lo sbiancamento dei coralli, l’erosione costiera, le mareggiate violente. Nonostante tante informazioni, ricavate alacremente dagli scienziati, chi di dovere risponde con defezioni su defezioni agli impegni che, pare ovvio, debbono essere assunti per la tutela di tutti. 'Penso che la maggior parte dei governi del mondo - spiega Cocco - non prenda abbastanza in considerazione i rischi che stiamo correndo con l'inquinamento dell'ambiente e con lo sfruttamento delle risorse fossili. La stessa Greta Thunberg, la sedicenne svedese fondatrice dell'iniziativa FFF, ha sostenuto questa tesi parlando al Parlamento Europeo, ad agosto dell'anno scorso'.

A Oristano si vuole dire basta, dunque, a uno sviluppo aggressivo nei confronti della Natura. E lo si vuole affermare in un modo netto, chiaro e partecipato. Infatti, da un paio di giorni non si parla d'altro: l'appuntamento del 15 marzo è desiderato e voluto da (quasi) tutti gli studenti della Città della Ceramica, il passaparola social sembra funzionare.

'Preparate cartelloni e striscioni - conclude Cocco - date sfogo ai vostri liberi pensieri. Il Mondo è il nostro'.

E di questo, siamo tutti convinti".

Alessio Cozzolino - Studente liceale, Cagliari

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