"Good Mrs Shakespeare": cara signora Shakespeare. Inizia così una lettera ritrovata di recente che sembra gettare nuova luce sul rapporto tra il maggior poeta di lingua inglese (e, secondo il critico Harold Bloom, vertice del canone letterario occidentale) e sua moglie.

Lei si chiamava Anne Hathaway, proprio come l’attrice americana, e secondo la tradizione mentre suo marito si costruiva la fama a Londra lei se ne stava sola soletta nel paesello natio: Stratford-upon-Avon. Per secoli del suo matrimonio con William Shakespeare il mondo ha avuto un'idea negativa: un’unione fredda e distante, segnata dall'assenza e forse dall'amarezza. Il cantore degli amori tragici di Romeo e Giulietta, secondo la tradizione, avrebbe a sua volta vissuto una relazione infelice.

La lettera che sembra rimettere tutto in discussione è stata rintracciata da un docente dell'Università di Bristol, il professor Matthew Steggle. La storia è stata raccontata in questi giorni dai quotidiani britannici. Si tratta in realtà di un frammento, databile al primo decennio del 1600: una paginetta che era stata usata come materiale di rilegatura in un libro conservato a Hereford. Sebbene fosse già nota dagli anni Settanta, nessuno era riuscito fino ad ora a identificarne con certezza i protagonisti. Steggle, basandosi su una meticolosa analisi storica, ha ricollegato il frammento ai coniugi Shakespeare.

Il testo menziona la morte di un certo Mr Butts e la difficile situazione di suo figlio John, rimasto orfano di padre. Nella lettera si fa riferimento a un debito che William Shakespeare avrebbe contratto nei confronti del ragazzo, e si chiede espressamente a sua moglie Anne di “pagare i debiti di vostro marito”. Sul retro, un appunto – che potrebbe essere una risposta della stessa Anne – scarica la responsabilità del pagamento sui mittenti.

Secondo il professor Steggle, questo documento rivoluziona molte delle certezze sulla vita privata del drammaturgo.

Fino a oggi, nessuna testimonianza scritta confermava la presenza di Anne Hathaway a Londra. Gli studiosi avevano sempre ipotizzato che i due vivessero separati, e l'apparente freddezza di Shakespeare – che nel testamento le lasciò solo il "second-best bed", il "secondo miglior letto" – aveva rafforzato l'idea di un matrimonio infelice.

L'analisi del contesto storico ha permesso di datare la lettera intorno al 1607, grazie al riferimento a Trinity Lane, un quartiere londinese vicino alla Cattedrale di St Paul. In quegli anni, una sola coppia con il cognome "Shakspaire" risulta documentata a Londra, ed è proprio quella formata da William e Anne.

"È un cambiamento radicale nella nostra comprensione della vita familiare di Shakespeare", ha spiegato Steggle "Non solo Anne era presente a Londra, ma partecipava anche attivamente alla gestione degli affari economici del marito e ai suoi contatti sociali. Questo frammento indica una relazione molto più collaborativa di quanto si fosse mai sospettato."

Inoltre, se la breve annotazione sul retro dovesse essere confermata come una risposta di Anne, si tratterebbe delle prime parole scritte attribuibili alla moglie di Shakespeare, fino a oggi ritenuta analfabeta o comunque estranea alla vita intellettuale del marito.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Shakespeare della British Shakespeare Association, rappresenta una sfida per tutti i biografi che hanno costruito il ritratto del "matrimonio disastroso". "È un problema difficile e scomodo", ammette Steggle, "perché costringe a ripensare molte delle storie che abbiamo raccontato su Shakespeare e sulla sua vita privata”.

Questa nuova prospettiva invita a riconsiderare il ruolo di Anne Hathaway non solo come moglie ma come presenza attiva e influente nella vita londinese del più grande drammaturgo di tutti i tempi.

E mentre gli studiosi si preparano a riscrivere una parte importante della biografia di Shakespeare, resta l'affascinante possibilità che dietro alcune delle più celebri opere teatrali della storia ci fosse non solo il genio di un uomo, ma anche la discreta e intelligente collaborazione di una donna fino a oggi dimenticata.

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