L’Ogliastra dopo il voto: vincitori e vinti
Il successo riunifica il Pd: primo partito e consigliere regionale eletto, delusione FdI, crisi nera per la LegaHa prevalso la coalizione a sostegno di Paolo Truzzu ma nessuno sembra farci caso. Il voto per le elezioni regionali in Ogliastra ha regalato alcune certezze. La prima: difficile che un elettore di area Dem possa votare per un altro partito, sebbene della stessa coalizione. La fronda interna al Pd, tra le correnti di Franco Sabatini e Salvatore Corrias e tra Ivan Puddu e Matteo Stochino, avrebbe voluto creare problemi alla rielezione del consigliere uscente. Così non è stato. Mimmo Lai ha comunque portato i Socialisti a un ottimo risultato, 1457 voti, oltre ogni aspettativa e contribuito al successo della coalizione. Il successo Pd è la vittoria di Ivan Puddu, il segretario messo in discussione per mesi e legittimato dalla direzione regionale. Il voto mette fine a qualsiasi contestazione e i dissidi sono destinati a rientrare. Quando si vince è tutto molto più semplice.
La seconda certezza è il successo personale di Salvatore Corrias. Oltre 3000 voti per scrollarsi di doso i cinque anni da “ripescato” delle precedenti elezioni, in cui Pierino Cannas aveva preso più voti non risultando eletto. Il suo Pd è il primo partito, lui sarà in maggioranza eletto senza il quoziente di maggioranza e potrà aspirare a un incarico importante. Ridono anche i Cinquestelle, guidati da Gianluca Congiu. Non era semplice anche solo fare bella figura e invece sono andati oltre, potendo contare sul consenso di un ex sindaco molto benvoluto.
Nonostante i tentativi di indorare la pillola e il successo delle liste collegate a Truzzu il voto in Ogliastra si è rivelato un incubo. Fratelli d’Italia avrebbe dovuto spazzare via gli avversari. Mai si era vista una tale corsa alla candidatura in quello che sembrava l’unico seggio sicuro. Il 16,6 non vale il podio di partito più votato, ma le aspettative erano altre. I problemi sulla distribuzione territoriale delle candidature, concentrate su Tortolì a scapito degli altri territori, saranno oggetto di analisi. Grande la delusione per Giorgio Todde, 768 preferenze a Tortolì, fortemente voluto dalla coordinatrice Zedda e pronto a prendersi la rivincita il prima possibile. Il dato politico inconfutabile è la crisi di Forza Italia. FdI ha fatto proseliti tra le file degli azzurri in cui non è rimasto quasi nessuno, alla luce del 2,4 per cento. La coalizione dovrà riflettere anche sul dato della Lega, 1,4 per cento, 14 punti in meno delle precedenti regionali, con la coppia Giorgio Todde-Claudia Mameli. Un tracollo da record, nonostante la visita del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. L’Udc guidato da Pierino Cannas e con un gruppo solido creato dal coordinatore Marco Melis mette insieme un 12, 8 per cento glorioso a livello regionale.
Il coordinatore Nicola Salis si può consolare con il risultato di Perdasdefogu, oltre il 28 per cento. Nel paese dei centenari Todde ha comunque vinto con il 55 per cento dei voti. A Lanusei la giunta guidata da Davide Burchi (Pd) ha fatto scelte diverse. Con Sandra Aresu a portare acqua al mulino di Pierino Cannas e tutti gli altri in ordine sparso, non è chiaro cosa sia davvero accaduto. Di fatto Corrias ha preso molti più voti del previsto a dimostrazione che elettori Pd hanno un tasso di resistenza a cambiare casacca molto elevato. Di certo mancano tanti consensi a Maria Tegas, a cui è venuta a mancare il sostegno dei suoi compagni di Giunta.
Chi vorrebbe archiviare al più presto le elezioni sono i sostenitori di Soru, mai in partita. In chiave ogliastrina delusione per Vito Arra, patron del marchio Igp per i culurgionis ogliastrini. I suoi 273 voti sembrano davvero pochi.