Se c’è un settore in Italia che la pandemia da Covid non sta fermando è quello dei partiti. Meglio, del finanziamento ai partiti, in continua crescita. Nelle prossime settimane molti italiani presenteranno la propria dichiarazione dei redditi. Come ormai da sette anni ogni contribuente può scegliere se destinare una parte della propria imposta, il 2×1000, a una forza politica. Un sistema che ha eliminato i vecchi rimborsi elettorali. Resta sempre un finanziamento pubblico, ma mentre i rimborsi erano automatici e erogati in base ai voti ricevuti dalla lista nelle elezioni, il 2×1000 è volontario e la sua entità dipende da quanti contribuenti scelgono una precisa forza politica nella dichiarazione dei redditi. Questo significa che ogni anno si apre la competizione tra i partiti per raccogliere questo contributo.

Si deve precisare però che il 2x1000 ha un tetto annuo di 25,1 milioni di euro e vi possono accedere solo i partiti iscritti in un apposito registro.

Su questo mondo ha svolto nei giorni scorsi un’interessante ricerca la Fondazione Openpolis. “Una competizione che riguarderà, nel 2021, 30 partiti registrati, in aumento rispetto ai 19 che concorrevano per le dichiarazioni dei redditi 2014. Dalla fondazione, finora è rimasto escluso il Movimento 5 stelle. In parte per una scelta identitaria, in parte anche perché tra le condizioni per entrare nel registro ci sono una serie di requisiti di trasparenza e democrazia interna. Tra queste, la previsione di assemblee congressuali con cadenza definita, trasparenza sull'organizzazione interna, rispetto del diritto alla difesa e al contraddittorio in caso di espulsioni”, precisano li esperti.

Lo scorso anno sono stati quasi 1,4 milioni gli italiani che hanno optato per il 2x1000, circa il 3,3% dei contribuenti, per un totale di 18,9 milioni erogati. Si tratta del dato più elevato da sette anni a questa parte. <Fin dall'introduzione dello strumento, le 2 forze più premiate sono state Partito democratico e Lega. Un dato che si è confermato nelle dichiarazioni 2020. Il Pd, con poco meno di mezzo milione di contribuenti, è il partito con più scelte, seguito dalla Lega per Salvini premier (206.000). Anzi, possiamo parlare di Leghe, visto che dal 2018 competono per i fondi sia il vecchio partito (Lega nord per l'Indipendenza della Padania) sia quello nuovo (Lega per Salvini premier). Insieme, cubano oltre 260mila preferenze da parte dei contribuenti>, precisano gli esperti di Openpolis. Il terzo partito con più scelte è quello di Giorgia Meloni, con oltre 160mila opzioni. Curioso constatare come ai primi posti si trovino anche partiti minori, come Rifondazione comunista e la Federazione dei verdi. Un dato che molto probabilmente evidenzia come come siano i partiti più strutturati, in termini di radicamento territoriale e di militanza, a raccogliere più preferenze nella scelta del 2x1000.

<In termini di fondi raccolti, è il Partito democratico a intercettare la maggior parte del 2x1000: 7,4 milioni nel 2020 (circa il 39% di quanto erogato). Seguono le due Leghe, con 3 milioni complessivi (quasi il 16%) e Fratelli d'Italia, con oltre 2 milioni di euro>, rivelano dalla Fondazione. Curioso anche che l’andamento del 2xmille possa variare in base alla salute di un partito.  Ad esempio il Pd, che nel corso di questi sette anni è stato il partito più premiato, ha registrato negli ultimi anni un andamento altalenante. <Con una crescita che si interrompe nel 2018, per le elezioni per il parlamento, un dato forse da ricondurre anche alla delusione per l'esito nelle politiche da parte dei suoi elettori. Tendenza diversa per i due principali partiti del centrodestra. Le 2 Leghe hanno avuto una fase di crescita ininterrotta fino al 2019 quando hanno raggiunto quasi 340mila contribuenti per un totale di 3,8 milioni erogati>. Un calo che ha avvantaggiato l’alleato Fratelli d’Italia, <cresciuto sia in termini di scelte (164.133 nel 2020, erano 93mila nel 2019 e addirittura 55mila nel 2018) che di fondi erogati (2,2 milioni, quasi il doppio dell'anno precedente)>.

Capire come andrà la raccolta quest'anno sarà interessante sotto vari punti di vista. Il più importante? Farà capire lo stato di salute dei partiti, e soprattutto la loro capacità di mobilitare i propri simpatizzanti. 

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