Jane Austen, il club che fa assaporare letteratura alla Sardegna
L’idea di Giuditta Sireus: libri e laboratori, così è rifiorita la speranza dal dolore del femminicidio di VillacidroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dal sangue, dal dolore, dal lutto può nascere una speranza. Se la terra è fertile e la coltivatrice è capace il seme germoglia e l’albero della vita rifiorisce. Il sacrificio di Marta Deligia, strangolata dodici anni fa dal suo ex fidanzato a Villacidro, ha ispirato una giovane donna, compaesana dell’uccisa, a intraprendere una esperienza culturale che dal Medio Campidano attraversa e conquista l’Isola. Libri, laboratori, incontri, una connotazione al femminile costante ma non esclusiva. La gioiosa macchina da cultura si chiama Club Jane Austen e la sua costruttrice porta il nome di Giuditta Sireus.
Non solo turbata ma scossa dal femminicidio (annunciato) che ha lacerato Villacidro, la giovane sente il bisogno di fare qualcosa di concreto sul terreno della sensibilizzazione, «di dare come donna ma anche a nome di tutta una comunità, una risposta. Perché l’unica indignazione che conta è quella che non ci fa restare fermi ma che ci spinge a costruire qualcosa di buono. Perché se nessuno può riportare indietro una vita, si può però trasformare quella tragedia in una occasione di prevenzione per altre donne. Mi guardavo intorno cercando di capire quale fosse la strada più utile da percorrere. Un giorno banalmente, alzando lo sguardo mi sono imbattuta in quell’oggetto magico che ti accompagna sin da bambina, è sempre lì, silenzioso ma potentissimo: il libro. Allora la risposta alla mia domanda è stata creare un circolo letterario per le donne».
Siccome Giuditta Sireus ama passare dalle parole ai fatti, neppure sei mesi dopo il femminicidio, nasce il Club di Jane Austen, uno spazio per la solidarietà femminile. «Ho scelto Jane Austen – dice l’operatrice culturale – perché proprio lei è stata una mia fedele compagna di vita di lettrice. Scorgevo sempre in mezzo ai vari testi della libreria di casa, proprio una copertina in particolare, questo titolo era “Orgoglio e pregiudizio”. Quel libro fu il primo che mio padre negli anni 70 regalò a mia madre quando erano ancora giovani fidanzati. Questa lettura è stata poi imprescindibile anche per me e le mie sorelle».
Jane Austen è ritenuta speciale perché ha rivoluzionato la letteratura in modo sottile ma potentissimo. Al di là del gusto personale – che per molti include la sua ironia affilata, i dialoghi brillanti e la costruzione impeccabile dei personaggi – il suo valore va oltre la bellezza delle storie d’amore che racconta.
La passione per la letterata britannica vissuta tra fine 1700 e inizio 1800 dilaga sui social. Giuditta Sireus, già folgorata sulla via della Austen, si convince ancor più che «quella donna ribelle, vissuta in un’epoca storica che la voleva incasellata in ruoli sociali femminili rigidi e che non potevano essere messi in discussione, scelse ugualmente e coraggiosamente di rifiutarli percorrendo una strada di libertà. Questa libertà l’ha conquistata con la capacità di esprimere sé stessa attraverso l’arte. Non è un caso se le dittature non risparmiano mai i libri, censurandoli o bruciandoli. Un libro è una rivoluzione tattile sia per chi lo scrive sia per chi lo legge. È un atto rivoluzionario. Un libro che nel mondo contemporaneo rappresenta molto bene questo atto di ribellione, disobbedienza e resistenza per le donne è stato Leggere Lolita a Teheran il romanzo della scrittrice iraniana Azar Nafisi, pubblicato nel 2003 e che è la più grande forma di ribellione pacifica ma potentissima contro il regime islamista iraniano».
È curioso, straordinariamente bello, il modo in cui è nato il club. Niente post, reel o storie social, ma messaggi porta a porta su pergamena. Giuditta Sireus ha consegnato a mano a 100 donne di Villacidro parole che i responsabili della comunicazione del Club Jane Austen definiscono con una bellissima immagine da toccare e annusare. «Mi sono ritrovata davanti a una platea numerosissima e da lì è nato tutto».
Tutto è nato e tutto scorre. Meravigliosamente. La migliore messaggera di Giuditta Sireus è la madre, Gabriela Podda, insegnante. La figlia è direttrice artistica dell’associazione, lei la presidente. Con un direttivo di sole donne: Francesca Ortu, vice presidente, e Liliana Congia, segretaria. Posto che la cultura non va in vacanza, Gabriela Podda, le socie, e ovviamente Giuditta Sireus percorrono in lungo e in largo l’Isola per curare presentazioni di libri, laboratori per donne e per bambini, iniziative culturali che stanno riscuotendo successi impensabili e nei luoghi più impensati. Prendete Baradili, profonda Marmilla. All’anagrafe 78 abitanti, alla presentazione di un libro centinaia di persone. Che sono andate fin là per il libro, mica per mangiare. Il buffet, pure succulento, offerto dagli amministratori era l’unica cosa che non contava. Non solo ma anche questo ha convinto Giuditta Sireus del fatto che la sua fosse una operazione culturale riuscita. «Oggi – dice lei – leggere è diventato un lusso. Un momento raro ed esclusivo, chi ama farlo non vive se non riesce a ritagliarsi questo spazio, perché il libro è ossigeno, è avere il pane sulla tavola, è tempo per se stessi, per crescere, imparare, riflettere, per nutrire la nostra anima di viaggi che solo così possiamo fare oltre il tempo e lo spazio».
Ecco perché gli appuntamenti nel nome di Jane Austen hanno qualcosa di speciale. «Se il calore umano che si crea durante gli incontri con le nostre e i nostri soci non è spiegabile. Se risulta difficile potervi raccontare il clima di pace e conforto che si percepisce a ogni appuntamento. Se ancora non possiamo trasmettervi quanto nutra lo spirito una lettura condivisa o un confronto diretto con le autrici e gli autori di questi libri, possiamo però – dice Gabriela Podda – con i numeri farvi intuire il grandissimo successo del Club di Jane Austen. Il Club infatti conta attualmente 50 laboratori annuali di promozione della lettura realizzati su tutto il territorio regionale, in collaborazione anche con biblioteche e istituti superiori. Ma non solo. Progettiamo e realizziamo ogni anno, insieme a enti pubblici e privati, biblioteche e scuole, un centinaio di presentazioni e incontri, convegni, concerti, tour letterari e spettacoli. In dieci anni abbiamo dato vita a un migliaio di eventi. Tra questi quelli dedicati al tema del femminile e poi da non dimenticare le nostre coinvolgenti rievocazioni storiche. Dal 2019 progettiamo e coordiniamo il Premio letterario internazionale Canne al Vento di Galtellì. Nel 2023 abbiamo dato vita a MarmilLibri, Festival letterario diffuso della Marmilla e curato la I edizione. Nel 2024 abbiamo curato la rassegna “Trame letterarie” per il Comune di Mamoiada. Ogni anno collaboriamo con numerosi festival letterari regionali e nazionali. Da quest’anno curiamo e supportiamo i festival “Letture in...Chiostro” del Comune di Villasor e il Festival “Venerdì Letterario” del Comune di Tortolì».
Jane Austen a Villacidro è una realtà consolidata, che però si è radicata anche a Cagliari, Sassari, Nuoro, Galtellì dove sono sorti altri club. Obiettivo l’apertura di sedi nelle città di Oristano, Olbia e Tortolì. In questo modo il club chiuderebbe un cerchio geografico e sarebbe presente nei maggiori centri dell’Isola.
Preziosi i partner con cui in questi 10 anni l’associazione ha lavorato e con cui si è creata una magica sinergia. «Collaboriamo con numerose e importanti realtà del mondo letterario e culturale nazionale e regionale», continua la presidente. Come quella col Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali. Nel 2022 ha dato vita, come soggetto ideatore e capofila, al primo network internazionale che mette insieme i club di Jane Austen d'Italia, Brasile, Emirati arabi, Inghilterra, Argentina, Germania, Spagna. Imprescindibile il rapporto continuativo con le biblioteche e i sistemi bibliotecari regionali, l'assessorato regionale alla cultura, scuole e istituti superiori, associazioni ed enti culturali impegnati nella promozione della lettura, dell'arte, librerie private. Da non dimenticare anche L'Ottocento Padova Festival e le tante associazioni di promozione sociale che svolgono attività rivolte a donne socialmente fragili».
L’evento clou resta il Dicembre letterario, nato cresciuto e progredito a Villacidro ma ora patrimonio itinerante dell’Isola. «Anche solo immaginare un Festival letterario a dicembre – osserva Giuditta Sireus – è una sfida. Mentre l’argomento sulla bocca di tutti è il Natale con la sua frenesia da acquisti, noi abbiamo provato a proporre iniziative per fermarsi. Fermarsi è una parola molto alternativa e folle in un momento storico in cui sembra essere sinonimo di pigrizia e improduttività. Ma fermarsi per assaporare – sì esattamente, come un cibo o una bevanda - le parole, può solo fornirci maggiori strumenti per affrontare le difficoltà private e collettive di un mondo complesso. E magari ricordarci che non conta solo fare ma soprattutto essere». Esserci, come Jane Austen allora e Giuditta Sireus oggi.
