Ha preso il via il 23 febbraio scorso, nei locali della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, la mostra dedicata a tre dei principali artisti del l’ukiyo-e, termine giapponese che significa “immagini del mondo fluttuante” o “immagini del mondo effimero”: esposte le opere di Utamaro, Hokusai, Hiroshige che raffigurano geishe, samurai e altri miti del Giappone antico. L’esposizione, che sarà visitabile sino al 25 giugno, è curata dal direttore del Museo di Lugano, Francesco Paolo Campione, ed è suddivisa in nove sezioni, con oltre 300 capolavori e alcune opere mai presentate in Italia.
Un viaggio che rappresenta un tuffo nella storia del Paese del Sol Levante, con stampe, katane, kimono e armature da samurai che provengono, oltre che dal museo svizzero, anche dal Museo Arti Orientali di Venezia, dal MAO di Torino, dal Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, dalla Fondation Baur Musée des Arts d’Extrême-Orient di Ginevra e da numerosi collezioni private. Oltre ai tre grandi maestri del periodo del mondo fluttuante, in mostra ci sono anche opere di Kuniyoshi, Yoshitoshi e Sharaku. Presente anche una installazione immersiva dedicata alla Grande Onda di Hokusai, una delle opere più conosciute del periodo del mondo fluttuante, arte grafica che si è sviluppata nel Giappone del XVII secolo ed è considerata anche l’antenata dei moderni manga e degli anime ormai diffusi in tutto il Mondo.
Inizialmente le stampe ukiyo-e erano realizzate in bianco e nero e raffiguravano scene di vita quotidiana, da paesaggi a cortigiane, ma anche ritratti di belle donne e guerrieri. Poi col passare del tempo, le stampe sono diventate sempre più precise ed elaborate, acquisendo il colore e varie tecniche di stampa come la xilografia. Le matrici – realizzate incidendo tavolette di legno - venivano poi inchiostrate e premute sulla carta: così gli artisti riuscivano a produrre numerose stampe dello stesso disegno: a seconda della complessità dell'immagine, erano necessarie molte tavolette per realizzare una singola stampa. 
L’artista più famoso dell’Ukiyo-e è Katsushika Hokusai, autore delle celebri "Trentasei vedute del monte Fuji" e della “Grande Onda”. La prima è una seria comprendente 46 stampe, molte delle quali raffigurano il maestoso Monte Fuji in diverse stagioni, da varie angolazioni e in differenti condizioni meteorologiche. La serie è diventata un'icona della cultura giapponese ed è stata un'ispirazione per molti artisti occidentali, tra cui Vincent van Gogh. Kitagawa Utamaro, invece, è stato un altro famoso disegnatore del periodo del mondo fluttuante: molto famose sono le sue stampe di donne giapponesi, belle e raffinate, conosciute e riconosciute per la loro eleganza come bijin-ga. Negli ultimi anni in Italia sono state allestite diverse mostre sui principali autori del ukiyo-e: tutte hanno fatto registrare un ottimo successo di visitatori provenienti da tutta Italia. Tra quelle di maggiore successo si registrano nel 2017 l’esposizione a Milano del maestro Kuniyoshi, pochi mesi dopo l’esposizione su Hokusai all’Ara Pacis di Roma e, nel 2018, quella di Utagawa Hiroshige alle Scuderie del Quirinale, sempre a Roma.
L’esposizione appena aperta a Torino è ritenuta dagli esperti una delle più complete mai realizzate in Italia sul periodo del mondo fluttuante

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