Non era un “perdono”: si era solo deciso di rinviare l’obbligo a causa delle restrizioni imposte a causa della pandemia da Covid-19, e poi la nuova scadenza è arrivata. Per chi doveva sottoporre la propria auto alla revisione periodica prevista dalla legge, che prevede un primo appuntamento quattro anni dopo l’immatricolazione mentre i successivi sono biennali, il 2021 è stato l’anno in cui si è recuperato quanto non era stato fatto nell’anno precedente. E i numeri lo indicano chiaramente: in Sardegna, l’anno scorso, la spesa per le revisioni periodiche delle auto sono cresciute del 14,8%. Detto in soldi, nel 2020 i sardi avevano speso per le revisioni 25,6 milioni di euro, mentre l’anno successivo il totale è stato di 29,4 milioni: la differenza è di 4,8 milioni in più spesi nel corso del 2021, quando alle revisioni previste per quell’anno si è aggiunto il recupero di quelle non eseguite l’anno precedente proprio a causa del rinvio deciso dal Governo.

Al di là del fatto che la revisione periodica delle auto è necessaria per avere in circolazione mezzi efficienti invece che rottami non più in grado di tenere la strada, frenare e accelerare “come si deve” (fondamentale per prevenire gli incidenti stradali), la spesa che i proprietari dei mezzi devono sopportare resta sempre mal accolta: non tanto per il prezzo delle revisioni stesse, passato da 45 a 54,95 euro se effettuata alla Motorizzazione civile, da 66,88 a 79,02 euro in un’officina autorizzata, bensì per le spese, diciamo così, “accessorie”. Se qualcosa non è in regola, l’officina autorizzata interviene ovviamente a pagamento, e se il proprietario dell’auto non è d’accordo non arriva il consenso per prorogare la circolazione del mezzo: la revisione, insomma, non è superata. E chi non consente l’intervento immediato in officina, deve poi rimettere l’auto nelle condizioni di superare il test (con la spesa per l’officina) e poi pagare una seconda revisione. C’è però un sito (www.bonusveicolisicuri.it) presso il quale chi ha effettuato la revisione della propria auto tra il primo novembre e il 31 dicembre scorsi può farsi rimborsare i 9,95 euro di aumento della tariffa.

Un focus sui dati delle revisioni periodiche delle auto in Sardegna nel 2020 e nel 2021 è stato preparato dall’Osservatorio Autopromotec, il Salone internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico di Bologna. Sono stati utilizzati i dati forniti dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Dalle rilevazioni, si scopre che le procedure di revisione nelle officine autorizzate sarde eseguite l’anno scorso sono state 426.616, contro le 381.846 del 2020: un aumento, come si diceva, dovuto al fatto che uno dei provvedimenti del Governo durante la fase più dura della pandemia, e senza che ancora fossero arrivati i vaccini contro il Covid-19, aveva consentito il rinvio della procedura all’anno successivo.

Le rilevazioni dell’Osservatorio Autopromotec evidenziano che la zona dell’Isola che l’anno scorso ha registrato la maggiore crescita della spesa rispetto a quello precedente è il Sud Sardegna: aveva speso in revisioni seicentomila euro nel 2020 e ha raggiunto un milione nel ’21, con un incremento del 66,7%. In termini assoluti, però, il campione di incassi non è il Sud Sardegna, bensì l’Area metropolitana di Cagliari: nel 2021 i residenti hanno speso 11,6 milioni di euro per la revisione dell’auto, cioè 1,2 milioni in più rispetto all’anno prima, segnando così un incremento dell’11,5%: il penultimo in classifica, malgrado i numeri assoluti più alti.

Seconda area per incremento di revisioni nel differenziale 2021-2020 è stata l’ex provincia di Olbia-Tempio, con un +23,1% dovuto ai trecentomila euro spesi in più nel territorio per un totale di 1,6 milioni di euro l’anno scorso. Incremento del 16,7%, invece, per quanto riguarda il territorio di Carbonia-Iglesias: settecentomila euro in totale, centomila in più in un anno. Quarto posto per aumento della spesa per Sassari, con 7,3 milioni (un milione in più, quindi +15,9%) e quinto per Nuoro, con trecentomila euro di spesa totale e un incremento di quattrocentomila euro, pari al 15,4% (totale del 2021: tre milioni). Dati identici per Oristano, che con Nuoro registra dunque un ex aequo.

Al settimo posto per incremento della spesa per revisioni auto nel 2021 rispetto all’anno precedente c’è l’Ogliastra con ottocentomila euro, cioè centomila in più (14,3% di incremento), mentre è ottavo il territorio dell’Area metropolitana di Cagliari, che ha i numeri già descritti più sopra. Stabile il territorio del Medio Campidano: i suoi residenti hanno speso per revisionare l’auto quattrocentomila euro sia nel 2020 sia nel 2021.

Il differimento di un anno per le revisioni deciso per l’emergenza sanitaria ha fatto sì che i dati del 2021, “drogati” dei test rinviati nel 2020, portassero a un totale del numero di revisioni superiore a quelle eseguite nel 2019, cioè nell’anno pre pandemia.

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