Il Tavolara stravince il torneo di Eccellenza e approda nel campionato di serie D. Ma c’è un’altra sarda, nella stagione 1999-2000, capace del grande salto: l’Arbus, secondo della classe, riesce nella grande impresa di superare il primo turno degli spareggi nazionali per poi festeggiare lo storico traguardo in Toscana, battendo nella doppia sfida il Cappiano. Per due società che sorridono, tre piangono: Porto Rotondo, Santa Teresa e Bittese salutano l’Eccellenza a precipitano in Promozione.

LA CAVALCATA

Due sole sconfitte, dieci pareggi e diciotto vittorie. Alla fine i 64 punti permettono al Tavolara di agguantare la promozione il 15 aprile 2000. Un gruppo capace di dominare il torneo, con la matematica ottenuta grazie all’1-0 sul Pula. Sfida decisa dalla rete di Fabio Dettori. Una squadra guidata da Michele Tamponi, artefice del successo dei galluresi: “Una gioia indescrivibile. Tutti i nostri sacrifici sono stati ricompensati. Ho allenato un gruppo meraviglioso che mi ha seguito sempre con costanza e fiducia incondizionata. Siamo rimasti uniti in ogni circostanza”, sono le parole del tecnico a L’Unione Sarda. Così il Tavolara, al compimento dei 46 anni di storia trascorsi nei campionati regionale, si regala il semiprofessionismo. “È la vittoria della programmazione”, spiega il presidente Gianni Fraschetti. “Abbiamo avuto un gruppo eccezionale che ha dimostrato professionalità. Il tutto guidato da un grande allenatore”. Proprio Dettori è stato il miglior realizzatore del Tavolara con 12 reti seguito da Solinas con 11. Un attacco, con 46 reti fatte, non super prolifico (il Sant’Elena, terzo, per esempio ha chiuso con 68 gol) ma una difesa praticamente imbattibile con 21 reti incassate.

SUPER ARBUS

Dietro il Tavolara ecco l’Arbus. Prima blinda il secondo posto che vale gli spareggi con le seconde degli altri campionati regionali. Il primo scoglio da superare è la Cagliese. E la squadra del Medio Campidano dopo aver perso l’andata a Cagli, nelle Marche, ribalta tutto al ritorno con un perentorio 4-2 grazie ai gol di Gianluca Boi (doppietta), Atzori e Costella. Ma che paura: una rete della Cagliese avrebbe rovinato tutto quanto. E pensare che i granata erano avanti 4-0. Si va in finale. Anzi, doppia finale. L’andata in Sardegna: e l’Arbus vince 2-1 contro il Cappiano. Ritorno in Toscana. Ed è una battaglia sportiva. Finisce 4-3 per i padroni di casa: sconfitta dal sapore dolcissimo per l’Arbus che grazie al maggior numero di reti segnate in trasferta approda in serie D. Boi, Vangelotti e Costella sono gli autori dei gol che valgono il campionato nazionale. Una stagione non semplice con il divorzio, non senza polemiche, dell’allenatore Giampaolo Zaccheddu, e la squadra affidata al portiere, con patentino, Maurizio Nulchis. E tanti nomi importanti: Manolo Costella, Roberto Vangelotti, Graziano Mannu, Mauro Tiddia, Stefano Casano, Stefano Atzori, Gianni Camedda, Fabio Surano, Gianluca Boi, Pierpaolo Piras. “Tutto l’Arburese va in serie D”, dice a spareggio finito il presidente Moreno Fosci. “Lo abbiamo fatto per i nostri tifosi. Non abbiamo mai mollato perché li abbiamo sentiti sempre vicini”, commenta Boi, anima della squadra.   

ATTACCO ATOMICO

Subito dietro le due grandi, ecco il Sant’Elena. I ragazzi di Antonello Gariazzo registrano il record di reti fatte: 68, più di due a gara. Troppi pareggi però per cercare di contendere almeno il secondo posto all’Arbus.

Il Tavolara stravince il torneo di Eccellenza e approda nel campionato di serie D. Ma c’è un’altra sarda, nella stagione 1999-2000, capace del grande salto: l’Arbus, secondo della classe, riesce nella grande impresa di superare il primo turno degli spareggi nazionali per poi festeggiare lo storico traguardo in Toscana, battendo nella doppia sfida il Cappiano. Per due società che sorridono, tre piangono: Porto Rotondo, Santa Teresa e Bittese salutano l’Eccellenza a precipitano in Promozione.

LA GIOIA

Due sole sconfitte, dieci pareggi e diciotto vittorie. Alla fine i 64 punti permettono al Tavolara di agguantare la promozione il 15 aprile 2000. Un gruppo capace di dominare il torneo, con la matematica ottenuta grazie all’1-0 sul Pula. Sfida decisa dalla rete di Fabio Dettori. Una squadra guidata da Michele Tamponi, artefice del successo dei galluresi: “Una gioia indescrivibile. Tutti i nostri sacrifici sono stati ricompensati. Ho allenato un gruppo meraviglioso che mi ha seguito sempre con costanza e fiducia incondizionata. Siamo rimasti uniti in ogni circostanza”, sono le parole del tecnico a L’Unione Sarda.

La classifica del campionato di Eccellenza
La classifica del campionato di Eccellenza
La classifica del campionato di Eccellenza

Così il Tavolara, al compimento dei 46 anni di storia trascorsi nei campionati regionale, si regala il semiprofessionismo. “È la vittoria della programmazione”, spiega il presidente Gianni Fraschetti. “Abbiamo avuto un gruppo eccezionale che ha dimostrato professionalità. Il tutto guidato da un grande allenatore”. Proprio Dettori è stato il miglior realizzatore del Tavolara con 12 reti seguito da Solinas con 11. Un attacco, con 46 reti fatte, non super prolifico (il Sant’Elena, terzo, per esempio ha chiuso con 68 gol) ma una difesa praticamente imbattibile con 21 reti incassate.

La salvezza del Castelsardo
La salvezza del Castelsardo
La salvezza del Castelsardo

SUPER ARBUS

Dietro il Tavolara ecco l’Arbus. Prima blinda il secondo posto che vale gli spareggi con le seconde degli altri campionati regionali. Il primo scoglio da superare è la Cagliese. E la squadra del Medio Campidano dopo aver perso l’andata a Cagli, nelle Marche, ribalta tutto al ritorno con un perentorio 4-2 grazie ai gol di Gianluca Boi (doppietta), Atzori e Costella. Ma che paura: una rete della Cagliese avrebbe rovinato tutto quanto. E pensare che i granata erano avanti 4-0. Si va in finale. Anzi, doppia finale. L’andata in Sardegna: e l’Arbus vince 2-1 contro il Cappiano. Ritorno in Toscana. Ed è una battaglia sportiva. Finisce 4-3 per i padroni di casa: sconfitta dal sapore dolcissimo per l’Arbus che grazie al maggior numero di reti segnate in trasferta approda in serie D. Boi, Vangelotti e Costella sono gli autori dei gol che valgono il campionato nazionale. Una stagione non semplice con il divorzio, non senza polemiche, dell’allenatore Giampaolo Zaccheddu, e la squadra affidata al portiere, con patentino, Maurizio Nulchis. E tanti nomi importanti: Manolo Costella, Roberto Vangelotti, Graziano Mannu, Mauro Tiddia, Stefano Casano, Stefano Atzori, Gianni Camedda, Fabio Surano, Gianluca Boi, Pierpaolo Piras. “Tutto l’Arburese va in serie D”, dice a spareggio finito il presidente Moreno Fosci. “Lo abbiamo fatto per i nostri tifosi. Non abbiamo mai mollato perché li abbiamo sentiti sempre vicini”, commenta Boi, anima della squadra.   

ATTACCO ATOMICO

Subito dietro le due grandi, ecco il Sant’Elena. I ragazzi di Antonello Gariazzo registrano il record di reti fatte: 68, più di due a gara. Troppi pareggi però per cercare di contendere almeno il secondo posto all’Arbus. E quasi metà dei gol sono arrivati dalla coppia d’attacco formata da Paolo Pasini (18) e Simone Stocchino (14). Subito dietro il terzetto, ecco il Calangianus di Ciarolu (12 gol), il Pula e l’Iglesias (tra le note positive le 18 reti di Murru, capocannoniere del torneo insieme a Pasini). Corrasi, Sinnai, Carloforte, Alghero, Buddusò e Mandas si accomodano, con umori diversi, nelle posizioni di una salvezza ottenuta prima dell’ultima gara.

CORSA SALVEZZA

Con Bittes e Santa Teresa retrocesse prima degli ultimi novanta minuti, la sfida – a distanza – si è giocata tra Porto Rotondo e Castelsardo. I primi fanno il loro dovere: battono il Calangianus. Ma non basta perché il Castelsardo torna da Mandas con una vittoria per 3-0 (firmato Mannuritta, Sanna e Frassu) e ottiene la salvezza condannando il Porto Rotondo all’inferno della retrocessione dopo quattro stagioni disputate in Eccellenza.

E quasi metà dei gol sono arrivati dalla coppia d’attacco formata da Paolo Pasini (18) e Simone Stocchino (14). Subito dietro il terzetto, ecco il Calangianus di Ciarolu (12 gol), il Pula e l’Iglesias (tra le note positive le 18 reti di Murru, capocannoniere del torneo insieme a Pasini). Corrasi, Sinnai, Carloforte, Alghero, Buddusò e Mandas si accomodano, con umori diversi, nelle posizioni di una salvezza ottenuta prima dell’ultima gara.

CORSA SALVEZZA

Con Bittes e Santa Teresa retrocesse prima degli ultimi novanta minuti, la sfida – a distanza – si è giocata tra Porto Rotondo e Castelsardo. I primi fanno il loro dovere: battono il Calangianus.

Il trionfo del Tavolara
Il trionfo del Tavolara
Il trionfo del Tavolara

Ma non basta perché il Castelsardo torna da Mandas con una vittoria per 3-0 (firmato Mannuritta, Sanna e Frassu) e ottiene la salvezza condannando il Porto Rotondo all’inferno della retrocessione dopo quattro stagioni disputate in Eccellenza.

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