Segni e parole, varietà di colori e di narrazioni artistiche. Ottanta manifesti grafici, disseminati nelle vetrine di Nuoro, raccontano i sentimenti scatenati dal lockdown della scorsa primavera. Non solo. Il percorso espositivo esprime anche la grande voglia di condivisione nel nome di una socialità che neppure il Covid riesce a negare.

Stay home. Stay safe. Stay life dove è allestito anche il presepe
Stay home. Stay safe. Stay life dove è allestito anche il presepe
Stay home. Stay safe. Stay life dove è allestito anche il presepe

Regista d'eccezione è Spazio Ilisso che, a novembre, dopo il Dpcm che ha chiuso i musei, ha pensato di portare fuori dalle sale di via Papandrea, a Nuoro, i lavori della mostra "Osserva le distanze, esercita il pensiero" realizzata in collaborazione con l'Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva). Quei manifesti, concepiti nel pieno del lockdown di primavera da 250 artisti grafici italiani e stranieri, proposti negli spazi del museo con la riapertura del 21 giugno, ora stanno in mezzo a vetrine natalizie, tra presepi e idee regalo, decorazioni e combinazioni colorate, tazzine di caffè o capi di abbigliamento, libri o gioielli, giochi o farmaci.

Suor Pierina Careddu e don Roberto Dessolis
Suor Pierina Careddu e don Roberto Dessolis
Suor Pierina Careddu e don Roberto Dessolis

"Noi siamo il virus" si legge nel manifesto grafico esposto nel giardino di Spazio Ilisso, simbolico punto di partenza di questo viaggio insolito ma coinvolgente. C'è anche una apposita App per rendere più divertente la ricerca, individuare i manifesti e condividerli sui sociali. Le tappe sono variegate, ma ovunque il messaggio è coerente con l'attività che ospita l'iniziativa.

Il manifesto grafico nel giardino di Spazio Ilisso, punto di partenza della mostra
Il manifesto grafico nel giardino di Spazio Ilisso, punto di partenza della mostra
Il manifesto grafico nel giardino di Spazio Ilisso, punto di partenza della mostra

"Non evitare chi vive per strada, piuttosto aiutalo. Se il virus ci lascerà un'influenza, facciamo sì che sia positiva": è il messaggio che campeggia nella vetrina della sede Caritas, in via La Marmora, tappa a suo modo simbolica di un percorso pieno di richiami, perfino entusiasmante se gli ottanta manifesti di pensiero disponibili non sono bastati a soddisfare le adesioni di commercianti e titolari di varie attività, pronti a dare ospitalità a segni e parole. Chi non esibisce manifesti, ha la locandina che non solo spunta tra le vetrine, ma viaggia sugli autobus dell'azienda Atp e corre soprattutto sui social.

Il manifesto nella vetrina della sede di Videolina e L'Unione Sarda
Il manifesto nella vetrina della sede di Videolina e L'Unione Sarda
Il manifesto nella vetrina della sede di Videolina e L'Unione Sarda

"Questa esposizione urbana è resa possibile grazie alla risposta corale delle attività cittadine, che nell'accogliere il progetto dimostrano quanto la grafica sociale possa unire una comunità che insieme riflette e condivide in questo straniante momento storico. E' quasi commovente l'accoglienza che abbiamo registrato", dice Vanna Fois, di Spazio Ilisso, animatrice dell'iniziativa. Nel corso Garibaldi, in via Roma, in via La Marmora, perimetro del centro cittadino, è facile cogliere con gli occhi i messaggi personali impressi dai grafici, chiusi in casa nel lockdown di primavera, e più che mai attuali in questo periodo natalizio di zone rossa e arancione. "Abbiamo messo in moto soluzioni per andare oltre la chiusura dei musei e superare le criticità facendo in modo che questa esposizione sia resa fruibile alla città trovando uno spazio naturale nelle vetrine delle attività attive in senso lato, commerciali, di servizio, di ristoro. La mostra diventa così partecipata e solidale e attesta un'idea forte di comunità. Nuoro è tra le prime nel promuovere una forma di comunicazione sociale, espressione di civiltà e socialità rilevante", sottolinea Vanna Fois, non senza un comprensibile orgoglio.

La mostra è entrata anche nella scuola materna Gallisai, in piazza Satta, cuore culturale della città. I piccoli di tre, quattro, cinque anni, prima delle vacanze natalizie, hanno fatto i loro disegni ispirati allo spirito dell'iniziativa. All'ExMè, altro polo di attrazione, c'è l'invito a lasciare un post it con un pensiero che esprima sentimenti ed emozioni. Un modo per coinvolgere l'osservatore che diventa protagonista in tanti modi. Talvolta i messaggi sono chiari. Basta guardare la vetrina all'ingresso della sede dell'Unione Sarda e Videolina: "Usiamo le parole giuste". Altre volte il messaggio è tanto essenziale da apparire ermetico, come l'elaborato proposto nel centro diagnostico Cedian: la lettera O scompare dalla parola Stop creando un vuoto da cui entra il nemico invisibile, ovvero il Covid. C'è comunque un filo comune che si coglie ovunque. "Nei giorni in cui la tensione ha rischiato di tirare fuori il lato peggiore delle persone, abbiamo realizzato questi manifesti per invertire la tendenza. Questa campagna di utilità sociale - spiega la Ilisso nel catalogo della mostra - invita a mantenere le distanze da sospetto, egoismo, menefreghismo e pregiudizio. C'è bisogno di restare umani e solidali, sempre". Il percorso d'immagini e parole nelle vetrine di Nuoro si chiude con l'Epifania.
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