Sono i due giovani alfieri azzurri. Lorenzo Etzi e Michele Podda portano un po’ di Sardegna nella nazionale italiana di calcio a 5. Ragazzi bravi – quasi scontato visto il traguardo ottenuto – seri e ambiziosi, provenienti da squadre sarde e ora proiettati nel massimo campionato di futsal in due società della Penisola. Due gli appuntamenti per cercare di portare l’Italia nei Campionati del Mondo: il 15 dicembre a Lubiana contro la Slovenia e il 20 a faenza contro la Spagna.

Una nuova convocazione che è una conferma sul loro valore. Etzi, approdato alla Sandro Abate Avellino, è un classe 2002. Un laterale veloce, fantasioso e concreto. L’emozione per la convocazione non è una novità, ma adesso si entra nel vivo delle qualificazioni. «Le sensazioni per questa chiamata sono bellissime. Andiamo a giocarci la qualificazione ai Mondiali contro due grandi squadre ed esserci è davvero un grande onore. Sono felice perché ci sarà anche Michele Podda, mio grande amico. Speravamo di stare insieme in nazionale e il momento tanto atteso è arrivato. Speriamo sia la prima di molte altre». Etzi l’anno scorso giocava nella 360GG Monastir (prima ancora in forza alla Leonardo) prima di passare la scorsa estate alla Sandro Abate.

Lorenzo Etzi, con la tuta della nazionale italiana
Lorenzo Etzi, con la tuta della nazionale italiana

Lorenzo Etzi, con la tuta della nazionale italiana 

Michele Podda sarà l’altro alfiere azzurro. Il 2000 è un laterale da due anni al Meta Catania e prima ancora della squadra piemontese L84. Un prodotto, in A2, della Leonardo. Anche lui non nasconde la felicità per la chiamata in nazionale. «Un’emozione unica. È incredibile e spettacolare. Non c’è niente di più bello che vestire la maglia della nazionale. In questo mi reputo un privilegiato. Sono davvero felice di farlo in un’occasione così importante, come quella di due partite di qualificazione ai Mondiali, e ancora di più di farlo con Lorenzo Etzi. Per entrambi deve essere un punto di partenza per cercare di essere presenti anche in futuro e contribuire a portare in alto la nazionale italiana».

I due giovani sardi sono stati chiamati dal ct Massimiliano Bellarte. Cresciuti nell’Isola, hanno conquistato il palcoscenico del grande calcio a 5 grazie alle loro prestazioni. Inevitabile così che molte squadre della Penisola abbiano messo gli occhi sui due laterali soprattutto quando in serie A non c’era nessuna società sarda. Così è stato per Podda, oramai da quattro stagioni lontano dall’Isola, e ora per Etzi dopo aver giocato nel massimo campionato italiano di futsal con il Monastir. Entrambi più volte hanno espresso il desiderio di poter, un domani, tornare in Sardegna in una squadra di serie A. Per ora sarà difficile perché non sembrano esserci le condizioni, in questa stagione, per vedere il grande salto della Leonardo, unica formazione isolana nella serie A2 élite: i cagliaritani allenati da Tony Petruso si stanno comportando bene, ma la promozione non è certamente facile. Sarebbe una grandissima impresa.

Intanto i due ragazzi si godono il loro momento d’oro. La loro serietà, la voglia di lottare e soffrire, anche lasciando la Sardegna per inseguire un sogno, rappresentano dei valori importanti insieme all’innegabile capacità tecnica, fisica e qualitativa nel calcio a 5, come i risultati stanno confermando anno dopo anno. Due esempi positivi per tutto il movimento del futsal isolano: quando si è bravi non c’è età che tenga. E la convocazione per due partite delicatissime per l’Italia è un’ulteriore conferma e tassello nella crescita di Podda ed Etzi. «Daremo il massimo», dicono quasi in coro. E il fatto che siano insieme ad affrontare questa bellissima avventura è un’altra pagina di storia sportiva del futsal sardo difficile da dimenticare.

Un motivo in più anche per le tante società di calcio a 5 che stanno puntando sui settori giovanili. Alla fine i risultati, quando si semina a lungo e bene, non mancano. Alcune società stanno già raccogliendo i frutti del lavoro avviato diversi anni fa. Certo vedere un giovane vestire la maglia azzurra non è certamente un fatto che avviene spesso. Ma anche poter contare sulle proprie forze, e quindi sui ragazzi del proprio vivaio, per affrontare un campionato nazionale è già un ottimo traguardo.

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