Politica, lavoro, relazioni sociali. La parità di genere cerca di farsi strada nella vita pubblica ma non solo.  Anche lo sport, e nello specifico il settore delle guide ambientali ed escursionistiche può essere strumento affinché l’altra metà del cielo brilli sempre più. Questo l’obiettivo del progetto europeo She Leads, approvato da Eacea (Audiovisual and Culture Executive Agency) nell’ambito dell’azione dedicata allo Sport del Programma Erasmus+.

L’iniziativa vede l’Isola in prima fila.  “Dal 18 al 24 maggio 2022 una delegazione di guide ambientali escursionistiche e turistiche sarde si è recata in Serbia per partecipare al terzo e ultimo incontro transnazionale previsto dal progetto”, racconta Claudia Sedda, guida escursionistica di Gavoi e colonna dell’associazione culturale Malik, associazione in prima linea nel promuovere scambi culturali e cooperazione europea. “L’idea è nata a Bruxelles, durante un info-day nel febbraio 2020. La Serbia era capofila del progetto. Aveva pochissime guide ambientali donne. Durante quell’appuntamento, si è scoperto che anche in Slovenia e Sardegna le donne erano poche. Ma di qualità. Abbiamo incontrato guide serbe e slovene che avevano scalato l’Everest e l’Himalaya. Accomunate dall’empatia, dall’attenzione ai dettagli”.

L’esperienza in Serbia, raccontata da Claudia Sedda, è affascinante. “Per quattro giorni venti guide e aspiranti guide sarde, slovene e serbe si sono confrontate sul tema della leadership femminile, i problemi e i punti di forza condivisi, le caratteristiche principali delle guide escursionistiche donne, la parità di genere, la promozione del territorio e le esperienze vissute. Le partecipanti hanno camminato tra le foreste di faggi e abeti rossi del parco nazionale di Tara, raggiungendone i punti panoramici più suggestivi, pagaiato sulle acque del Lago Perućac e ammirato dall’alto quelle del fiume Drina, confine naturale tra la Serbia e la Bosnia ed Erzegovina e, un tempo, linea di demarcazione tra Impero romano d'Oriente ed Impero romano d'Occidente”.

Le partecipanti all'incontro transnazionale in Serbia (foto Malik)
Le partecipanti all'incontro transnazionale in Serbia (foto Malik)
Le partecipanti all'incontro transnazionale in Serbia (foto Malik)

In sostanza la trasferta nella Penisola Balcanica ha rappresentato l’epilogo del progetto, ambizioso e proficuo a un tempo, “avviato - ricorda Sedda - nel marzo del 2021 con la somministrazione di due questionari e proseguito con un’attività di formazione locale rivolta alle guide serbe, la realizzazione di video-interviste e, nel maggio del 2021, il primo incontro transnazionale a Maribor, la seconda città più importante della Slovenia, dopo Lubiana, conosciuta per le sue bellezze ambientali e paesaggistiche e le sue eccellenze enogastronomiche e culturali che, nel 2012, l’hanno portata a diventare Capitale europea della cultura”.

La Sardegna ha invece ospitato il secondo incontro transnazionale previsto dal progetto: “A Posada e Siniscola, nell’ultima settimana di ottobre dello scorso anno, sono stati realizzati brainstorming, forum di discussione, scambi di buone pratiche e visite guidate al Castello della Fava, al centro storico di Posada, alla grotta di Gana’e Gortoe, al Sentiero Monte Idda e alle zone umide del Parco Tepilora. In Baronia ha avuto luogo un seminario incentrato sui temi dei cammini e delle aree. L’evento è stato inserito all’interno della Conferenza sul futuro dell’Europa, iniziativa nata, ad opera del Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea, per permettere a tutti i cittadini del continente di ragionare sulle sfide e le priorità dell’Europa e contribuire a plasmare il futuro del progetto europeo. Che ora vivrà le attività di disseminazione dei risultati”.

She leads, il raduno internazionale a Posada (foto Malik)
She leads, il raduno internazionale a Posada (foto Malik)
She leads, il raduno internazionale a Posada (foto Malik)

Lo scambio transnazionale - coordinato da Planinarski Klub Tara (Serbia) in partenariato con Planinarski Savez Srbije (Serbia) Kolesarsko Pohodnisko Drustvo (Slovenia) e l’associazione sarda Malik – e realizzato con il contributo dell’assessorato regionale a Pubblica istruzione e sport, ha sortito effetti positivi sulla formazione delle venti guide sarde che hanno avuto la fortuna di esserne partecipi. “Sono appena rientrata dalla Serbia - testimonia Erica Costa, gallurese - estasiata, ricaricata, piena di nuove idee. Arricchita nel più profondo, serena, soddisfatta. Grata alla vita per avermi concesso l’opportunità di scavare a fondo e andare oltre e per avermi dato l’opportunità di conoscere e amalgamarmi con nuove straordinarie persone in un Paese che non conoscevo se non per i tristi avvenimenti che i miei ricordi di bambina mi riportano alla mente”.

Anche la Rete nazionale delle donne in cammino, comunità virtuale che unisce cinquantamila appassionate di escursionismo, si è detta interessatissima a un approfondimento, proponendo un’intervista alle guide sarde per le quali il progetto che si è concluso di recente in Serbia ha rappresentato soddisfazione, arricchimento culturale, una acquisita dimensione europea. “Cosa ha fatto per me questo progetto? -si chiede Francesca Mannu, di Torpè -. Sono tornata a casa con la testa che mi scoppia di idee ed energia, tantissime nuove amicizie e la conoscenza di un parte di mondo che non conoscevo e che mi ha stupito profondamente”.

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