Southern trees bear a strange fruit, /blood on the leaves and blood at the root, /black body swinging in the Southern breeze, /strange fruit hanging from the poplar trees. Gli alberi del Sud producono uno strano frutto, / sangue sulle foglie e sangue alle radici, / un corpo nero che ondeggia nella brezza del Sud, / uno strano frutto che pende dai pioppi. Così canta Billie Holiday in Strange Fruits, il suo brano più celebre e drammatico. In quello strano frutto penzolante c'è l'orrore per l'ingiustizia subita da un popolo intero. Scrive Lady Day nella sua autobiografia "La signora canta il blues", edita da Feltrinelli: «Fu durante il mio primo periodo al Café Society che nacque questa canzone, una specie di mio personale inno di protesta contro la società».

Strange Fruit, non è solo una canzone. È un tragico racconto, è la storia di un'immagine, di una foto. Ritrae due uomini di colore linciati dalla folla e poi appesi a un albero. È la storia della segregazione razziale, della musica e della cultura afroamericana. Dell'olocausto dei neri, che l'America l'hanno costruita e fatta diventare una potenza economica e politica. Venne scattata il 7 agosto del 1930. Nella foto si vedono uomini e donne festanti. Quasi fosse un party di fine estate. I due uomini si chiamavano Thomas Shipp e Abram Smith. Al centro della foto del linciaggio si vedono due donne e un uomo che sembrano aver individuato Lawrence Beitler, il fotografo che immortalò gli strani frutti appesi. I poveri stracci sono due trofei di caccia. Il linciaggio è un omicidio compiuto da più persone. Un rito tribale in una nazione arretrata. Tra il 1880 e il 1920 negli Stati Uniti del Sud ci furono due linciaggi a settimana. Uomini donne e bambini per quattro quinti afro-americani. Il Ku Klux Klan, fondato nel 1865 era un gruppo suprematista, formato da bianchi che si ritenevano di razza eletta. Ideologicamente non molto diversi dagli assaltatori di Capitol Hill. Erano protagonisti in un America provinciale, barbara. Secondo una statistica non ufficiale pare che in un arco di tempo che va dal 1889 al 1940 furono linciate circa 3.883 persone. Strange Fruit era il racconto del linciaggio di Smith e Shipp accusati senza prove, nella cittadina di Marion, di aver ucciso un bianco per furto e aver stuprato la fidanzata. L'episodio è narrato in Without Sanctuary: un libro scritto da James Cameron che, all'epoca dei fatti aveva 16 anni e, in quel 7 agosto del 1930, doveva essere la terza vittima del linciaggio. Riuscì a salvarsi grazie alle grida di una donna che lo scagionò e alla quale venne dato credito. Tuttavia, la storia di questa foto deve la sua fama ad Abel Meeropol, un insegnante di origini russo-ebraiche del Bronx, legato al Partito Comunista americano, che rimase sconvolto quando gli capitò di vederla. Era il 1937. Meeropol pensò di scrivere un poema, Bitter fruit, pubblicandolo con lo pseudonimo di Lewis Allen. La pubblicazione avvenne sulla rivista New York Teacher e in un giornale comunista: New Masses. Strange Fruit che divenne popolare. In origine, Meeropol tentò in tutti i modi di far arrangiare musicalmente il testo. Tuttavia per motivi diversi furono tanti i compositori a rifiutarsi di tradurre in musica. Alla fine fu la moglie di Meerpol, a farlo. Il brano fu eseguito per la prima volta, durante una riunione del sindacato degli insegnanti, a New York.

È la voce unica di Billie Holiday a scolpire Strange Fruit nella memoria collettiva. Rappresenta la pietra miliare di una rivolta artistica contro la segregazione razziale. Nessuno avrebbe potuto farla con la stessa intensa drammaticità. Billie Holiday la eseguì per la prima volta nel nightclub Café Society di New York nel 1939. Lo racconta così. "La mia paura cane era che non piacesse affatto e la prima volta che la presentai al pubblico mi venne il sospetto di aver fatto un grosso sbaglio. Alla fine non accadde nulla, neanche un briciolino di applauso. Poi attacco uno isolato e in attimo gli applausi scrosciarono giù da tutte le parti". Alla Signora possiamo anche perdonare la piccola bugia, nel suo racconto autobiografico, che la vorrebbe protagonista della stesura. L'etichetta discografica della Holiday, la Columbia Records, si rifiutò di produrre il disco di Strange Fruit. Stilisticamente si discostava molto rispetto al repertorio standard della Holiday, che eseguiva tipica musica da club. La Holiday pubblicò il disco con la Commodore Records, una piccola casa discografica ebrea di New York. Uscì nel 78 giri Strange Fruit/Fine and Mellow.
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