Capperi! Che molecola. La notizia non arriva da un generico studio britannico, bensì dal Cnr. C'è una molecola che inibisce il Covid. È la quercetina, contenuta nei capperi e in altri alimenti della dieta mediterranea. Secondo la ricerca, pubblicata qualche tempo fa sull'International Journal of Biological macromolecules la quercitina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. La molecola viene ritenuta alla pari dei migliori antivirali a disposizione. Dal punto di vista farmacologico la quercitina ha una serie di proprietà molto interessanti. È presente in abbondanza in vegetali comuni ed è nota per le sue proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie, antiallergiche, ha proprietà farmacocinetiche ed è ottimamente tollerata dall'uomo. La quercetina è un bioflavonoide appartenente al gruppo dei flavonoli ed è possibile trovarla in alcuni frutti, ortaggi e verdure tra i più comuni. Quindi a questo punto è necessario sapere quali sono gli alimenti che contengono la quercitina. il cappero è la pianta che ne contiene la maggior quantità rispetto al peso, e poi l'uva rossa e il vino rosso, la cipolla rossa il tè verde, il mirtillo, la mela, la propoli il sedano, il radicchio. Certo, sarebbe necessario assumerne quantità inverosimili ma il punto di partenza è validissimo. 
Da quando la pandemia è divenuta l'unica questione rilevante del pianeta, gli esperti si continuano a interrogare su quali possano essere i rimedi, anche in via preventiva, alla violenza del Covid. Sono state diverse nel corso degli ultimi mesi, le sostanze indicate come utili in via preventiva contro il contagio. Di alcune già si conoscono le proprietà taumaturgiche, come ad esempio il Ginseng americano: un tonico per la tosse, ma anche un grande aiuto contro la fatica e la stanchezza e poi l'astragalo, che è un adattogeno, utilizzato per le lesioni polmonari e immunomodulante e come dimenticare la Scutellaria e le foglie della Porfidia, utili soprattutto quando si ha la febbre. Ma la natura ha davvero un'infinita farmacia: le buccia di mandarino essiccate e di biancospino in decotto per togliere il catarro, la fatica e aiutare a combattere il raffreddore. Di identico supporto, non solo morale, è la rodiola. Utilizzata in decotto può avere un valido rinforzo in presenza di difficoltà respiratoria. Quali sono i benefici di queste sostanze è chiaro: si possono utilizzare tranquillamente, non hanno effetti collaterali e indesiderati e danno una mano alle possibilità terapeutiche che possiamo fare in casa. Se poi dobbiamo considerare anche lo stile di vita non vi è nessun dubbio. La prima è senz'altro quella di dormire. Almeno sette ore di riposo aiutano a mantenerci in salute. E poi mangiare frutta e verdura del tipo liquirizia, aglio, cipolla e mela che contengono quercitina (eccola lì la nostra molecola) e zinco che riducono l'attività virale, utilizzare la curcuma che contiene la curcumina, il tè verde, che contiene una sostanza anti infiammatoria, la frutta secca che contiene olio, proteine, e micerina. 
E per quanto riguarda l'apporto addizionale di vitamine, senza dubbi bisogna prendere in considerazione la vitamina C, per la sua capacità di supportare il sistema immunitario, e la vitamina D, si in gel che spray. La dose consigliata è quella 1000 a 2000 unità tutti i giorni. Possiamo avvalerci perfino di alcune erbe della medicina cinese, regolarmente in circolazione in Italia, da consumare in forma di tisana. 
Tuttavia l'unica molecola che tutti dovremmo assumere in dosi massicce è quella del buon senso, utile a evitare che i nostri comportanti scorretti possano compromettere gli sforzi compiuti fino a questo momento per combattere la pandemia. Senza questa molecola sono del tutto futili tutti gli altri accorgimenti, dalla medicina cinese alle pratiche utilizzate nella medicina tradizionale sarda, con uso di giaculatorie e preghiere ad ampio spettro. 
 

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