Sarà un autunno caldo, per non dire caldissimo. Perché la crisi morde, gli investimenti rallentano, le buste paga piangono. Al netto dei benefici (eventuali) che il reclamizzato patto anti-inflazione promette ai cittadini, da qui a marzo sarà dura per tutti. E i sindaci di frontiera, alla resa dei conti parafulmini delle tensioni sociali che incombono, non nascondono la loro preoccupazione. In Ogliastra non si dormono sonni tranquilli.

“Sicuramente – è l’analisi di Davide Burchi (Lanusei) - quella che viviamo è una fase di passaggio con criticità strutturali come l'inflazione incontrollata e il caro prezzi, determinati dalla fase post pandemica e dalla situazione legata alla guerra in Ucraina. Il problema maggiore, anche alla luce delle scelte governative sul reddito di cittadinanza, è mettere le famiglie al riparo dalla perdita di potere d'acquisto. Per dare risposte di lungo periodo è indispensabile però dare supporto alle imprese al fine della stabilizzazione dei livelli occupazionali determinati da sgravi governativi. Tutte le scelte economiche, a parer mio, dovrebbero quindi essere rivolte a predisporre una politica di sgravi fiscali e incentivi che però siano “sfidanti” e finalizzati non a distribuire risorse a pioggia ma a chiare scelte che favoriscano una crescita graduale e costante. Il nostro comune sta cercando di rafforzare tutti i progetti sociali al fine di continuare a garantire l'apporto necessario a tutti i bisognosi”.

Davide Burchi, sindaco di Lanusei (L'Unione Sarda)
Davide Burchi, sindaco di Lanusei (L'Unione Sarda)
Davide Burchi, sindaco di Lanusei (L'Unione Sarda)

A fare temere il peggio, da queste parti, non solo la crisi economica ma anche la sanità pubblica in rottamazione. “Sono tante le emergenze che saremo chiamati ad affrontare in questo autunno – osserva Anna Assunta Chironi (Triei) -. Le famiglie alle prese con il carovita che attanaglia non solo quelle che vivono sempre borderline ma riguarda anche quelle di ceto medio che prima riuscivano a superare certe situazioni. Le imprese dovranno continuare a fare i conti con questo rincaro energetico che di fatto vanifica i timidi accenni di ripresa. Il lavoro sempre al centro delle emergenze con la domanda e l’offerta che non si incontrano più. Ora poi bisognerà fare i conti con l’esercito degli stagionali il cui contratto è ormai in scadenza. Ma la vera emergenza che poi travolge tutto il resto è la situazione disastrosa in cui versa la nostra sanità. In Ogliastra un’emergenza che colpisce tutti in maniera trasversale. Il diritto a curarsi che sta diventando una chimera. Purtroppo non ho le soluzioni immediate ma come sindaco non lascerò soli i miei concittadini e mi metterò a loro disposizione, come sempre”.

Anna Assunta Chironi, sindaca di Triei (L'Unione Sarda)
Anna Assunta Chironi, sindaca di Triei (L'Unione Sarda)
Anna Assunta Chironi, sindaca di Triei (L'Unione Sarda)

Stefano Monni (Baunei) pensa con apprensione all’autunno ma nel frattempo si gode i successi dell’estate. “Noi – premette - siamo ancora in piena stagione turistica: Goloritzè ha registrato il record stagionale di presenze qualche giorno fa, ma tutto in tutto il paese e in tutto il territorio ci sono ancora tanti turisti”. Una riflessione si ciò che accadrà nei prossimi mesi è comunque ritenuta doverosa da Monni. “Considerando che la vocazione turistica sta diventando  preponderante per la comunità baunese, mi auguro che ci sia sempre più la consapevolezza di dover migliorare e diversificare l’offerta così che la crescita economica e sociale continui a coinvolgere più persone, sino a giungere a chi ha lasciato Baunei per motivi di lavoro. Con l’azione dei nostri uffici e con la collaborazione con enti (penso ad esempio all’apertura del Punto Aspal a Santa Maria Navarrese) - e istituzioni (in primis la scuola) cercheremo di essere sempre più vicini alle problematiche concrete di ogni singolo individuo”.

Stefano Monni, sindaco di Baunei (L'Unione Sarda)
Stefano Monni, sindaco di Baunei (L'Unione Sarda)
Stefano Monni, sindaco di Baunei (L'Unione Sarda)

Dense di significati politici le considerazioni del primo cittadino di Jerzu. “Sono tante le emergenze economiche che affronta il sistema Paese”, riconosce Carlo Lai, “ma, tra i principali fattori della crisi, preponderante è l’aspetto legato agli alti prezzi delle materie prime (petrolio in primis), a una crisi alimentare mondiale, alla minaccia di una recessione in tutto il mondo e ad una crisi creditizia (seguita a quella bancaria) con conseguente crollo di fiducia dei mercati borsistici. Tutto ciò porterà a un autunno caldo, anzi, caldissimo per le famiglie e le imprese italiane. Ormai siamo dentro un circolo vizioso, quello dei rincari, da cui sembra che non si riesca a uscire mai e che ormai subiamo da diversi mesi. Un grande economista come Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica Italiana, sottolineava quanto subdola fosse l'inflazione, che definiva la più iniqua delle tasse, perché colpisce soprattutto i ceti più bassi che, a differenza di quelli alti, spendono in consumi la maggior parte del loro reddito. Ecco, gli italiani da mesi combattono con un’inflazione galoppante che ha eroso il potere d’acquisto di ognuno di noi: mentre ogni spesa cresce, gli stipendi e gli introiti restano sempre gli stessi”. Il patto anti-inflazione? “Tentativo apprezzabile, ne attendiamo i risultati sul campo”.

Carlo Lai, sindaco di Jerzu (L'Unione Sarda)
Carlo Lai, sindaco di Jerzu (L'Unione Sarda)
Carlo Lai, sindaco di Jerzu (L'Unione Sarda)

Vitale Pili (Elini) guarda alle emergenze quotidiane, al di là della congiuntura sfavorevole che rischia di compromettere il sistema Paese. Una su tutte. “Le restrizioni idriche per mancata piovosità avranno come conseguenza l’aumento costi energetici”- Una consolazione? “Per le imprese turistiche il bel tempo risulterà positivo in chiave di allungamento della stagione.

Vitale Pili, sindaco di Elini (L'Unione Sarda)
Vitale Pili, sindaco di Elini (L'Unione Sarda)
Vitale Pili, sindaco di Elini (L'Unione Sarda)

Christian Loddo, sindaco di Talana, impiega una citazione biblica, dal libro del profeta Aggeo per fotografare la situazione in cui vive oggi il cittadino italiano: “L’operaio ha ricevuto il suo salario ma l’ha posto in un sacchetto forato”. Più in generale l’aumento dei prezzi, soprattutto quelli dei carburanti, incide sui rincari di tutti gli altri beni. Gli stipendi non sono adeguati a questo aumento dei prezzi e così tutti stiamo patendo una situazione di povertà, anche le classi medie. Il taglio delle accise sarebbe una prima soluzione tampone. La sovranità monetaria e nella politica estera potrebbero essere risolutive. Inoltre un welfare non finalizzato a creare lavoro ma a fare assistenzialismo complica la situazione anche dal punto di vista psicologico”.

Christian Loddo, sindaco di Talana (L'Unione Sarda)
Christian Loddo, sindaco di Talana (L'Unione Sarda)
Christian Loddo, sindaco di Talana (L'Unione Sarda)

La sintesi delle doglianze è nelle parole di Cesare Mannini (Lotzorai): “I problema maggiore è costituito dall’inflazione con conseguente caro prezzi, in particolare su energia e bollette e beni di prima necessità come alimentari e farmaci. Quanto all’assistenza sanitaria e al diritto alle cure, siamo in piena emergenza. Anziani e soggetti economicamente deboli pagheranno un conto salatissimo”.

Cesare Mannini, sindaco di Lotzorai (L'Unione Sarda)
Cesare Mannini, sindaco di Lotzorai (L'Unione Sarda)
Cesare Mannini, sindaco di Lotzorai (L'Unione Sarda)

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