Magari è solo una sciocca suggestione. Nessuna maledizione, nessun castigo di Dio, niente anatemi. Deve essere sicuramente così. E forse anche Matteo Berrettini (che da lunedì 30 gennaio scivolerà oltre la 20esima posizione della classifica Atp) e la sua ex compagna Ajla Tomljanovic (numero 35 Wta) devono averla pensata in questo modo: sia il romano, dopo essere stato eliminato da Andy Murray al primo turno degli Australian Open, che la beniamina di casa, dopo aver dato forfait due giorni prima dell’inizio del primo slam della stagione per un infortunio al ginocchio, sono tra i protagonisti della bella serie tv in onda su Netflix “Break Point”. Solo una casualità, si dirà. E infatti nella serie tv non ci sono Djokovic (un rullo compressore a Melbourne) e nemmeno il numero uno del mondo lo spagnolo Carlos Alcaraz. Però se poi si va a scorrere la lista degli altri protagonisti della docu-fiction che racconta la fatica, le gioie, il sudore, l’amicizia (e gli amori) e le rivalità dei tennisti più famosi del circuito maschile e femminile, allora il dubbio può venire? Probabilmente no. Però, proviamo a fare un gioco: prendiamo Nick Kyrgios, il grande talento-pazzo australiano è una delle stelle di Break point. Finalista di Wimbledon 2022 agli Australian Open (il torneo di casa sua, dove lo scorso anno ha conquistato il titolo in doppio con Kokkinakis) avrebbe voluto giocare un ruolo da protagonista, ma dopo aver disputato un’esibizione con Djokovic ha dato forfait proprio alla vigilia del torneo, a causa di un problema, anche lui, al ginocchio.

La serie

Premessa: a scanso di equivoci, Break Point è una serie bellissima. Racconta il 2022 dei tennisti a partire dall’Australian Open che è al centro dei primi due episodi con focus su Kyrgios e Kokkinakis, Berrettini e Tomljanovic. Il terzo episodio è ambientato durante gli Indian Wells, passando poi a Madrid e al Roland Garros nel quinto. In tutto sono 10 episodi ma adesso son disponibili solo i primi cinque mentre i restanti saranno rilasciati a giugno. Obiettivo di Break Point è raccontare i tennisti dentro e fuori dal campo, durante le sfide che affrontano nei vari tornei ATP e WTA. Infortuni, delusioni emotive, momenti stressanti, gioie e dolori per conoscere la vita dei giocatori oltre il campo.

La serie diventa anche l’occasione per parlare anche della storia d'amore con Ajla Tomljanovic, giunta poi al capolinea. Vengono mostrati alcuni aspetti della relazione tra i due giocatori sulla cresta dell'onda, alcuni screzi e incomprensioni che poi, uno dopo l’altro, hanno portato alla separazione. Il rapporto tra Berrettini e Tomljanovic è durato 3 anni.

In Break Point, anche il bad boy più famoso del circuito Kyrgios si apre rivelando particolari importanti che hanno segnato la sua carriera: “Nei primi 4-5 anni sul circuito a dominare la mia vita c’era la confusione e mi sentivo ogni settimana sempre più fragile. Bevevo ogni sera e rischiavo di finire fuori controllo, poi nel 2014 a Wimbledon riuscii a battere Rafa Nadal. Fino a quel momento non avevo realizzato di essere così bravo”.

Non solo finzione

Break Point è una serie che punta sullo sport ma anche sul fattore umano, sui legami: d’amicizia, d’amore, di parentela. In questo modo la serie diventa molto più di un semplice documentario sulla passata stagione del tennis, ma un racconto umano che attraversa storie universali. Break Point si può vedere in due modi. Chi segue il tennis conosce perfettamente l’epilogo sportivo dei tornei raccontati attraverso le storie dei protagonisti. In questo senso, quindi, non ha nulla da scoprire. Ma se vorrà potrà guardare la serie in un altro modo: potrà ripercorrere fatti già noti vedendoli da un altro punto di vista, da dietro le quinte, e scoprire che dietro esiste un altro mondo. Per chi è meno appassionato, invece, è come se i tornei e le sfide raccontate le vedesse in diretta. E non sapere come va a finire la storia è emozionante. Da vedere.

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