Con Ita puoi portare in cabina un solo bagaglio a mano del peso massimo di 8 chilogrammi che, comprese maniglie, tasche laterali e rotelle, non superi i 55 centimetri di altezza, 35 di larghezza e 25 di spessore. In aggiunta è consentito un accessorio a scelta tra zainetto, borsetta, pc portatile.

Per Volotea, ogni passeggero potrà portare con sé in cabina una piccola borsa di dimensioni in nessun caso superiori a 40 x 30 x 20 cm. Inoltre, chi ha acquistato l'imbarco prioritario potrà portare anche un bagaglio a mano di dimensioni non superiori a 55 x 40 x 20 cm.

Secondo Ryanair le dimensioni del bagaglio a mano non devono superare tassativamente i 40 x 20 x 25 cm. Tra queste misure rientrano bagagli come una borsa, borsa per laptop e zaino piccolo.

Per Easyjet la dimensione massima dev’essere di 45 x 36 x 20 cm (ruote e maniglie comprese).

Insomma, «le compagnie aeree di tutto il mondo applicano politiche e restrizioni diverse per quanto riguarda le dimensioni e il peso del bagaglio a mano che i passeggeri possono portare a bordo, il che spesso determina confusione, disagi, esperienze di viaggio meno comode, ritardi e talvolta controversie tra i passeggeri e il personale della compagnia».

Così il Parlamento europeo, che nei giorni scorsi in seduta plenaria ha approvato a larga maggioranza una risoluzione della Commissione per le Petizioni Ue sulle dimensioni standardizzate per i bagagli a mano con cui «incoraggia» la Commissione europea a intervenire per armonizzare le regole su peso, misure e gratuità dei bagagli a mano per tutti i voli Ue.

«Il bagaglio a mano (cioè quello non registrato) deve essere considerato un elemento indispensabile del trasporto di passeggeri – sottolinea il documento – a condizione che tale bagaglio soddisfi requisiti ragionevoli in termini di peso e dimensioni. Il trasporto di tali bagagli non può pertanto essere sottoposto a un supplemento di prezzo» – dice una sentenza della Corte di Giustizia Ue.

Per questo, si esortano gli Stati membri «a garantire il rispetto di tale sentenza e, nel frattempo, ad adoperarsi a favore della trasparenza per quanto riguarda la comunicazione di eventuali spese addebitate per i bagagli a mano, ogniqualvolta siano fornite informazioni sui prezzi e sugli orari di un volo, al fine di rafforzare la protezione dei consumatori; in quanto le differenze tra le norme delle compagnie aeree in materia di dimensioni dei bagagli a mano e bagagli registrati e le tariffe addebitate ai passeggeri generano costi nascosti quando un passeggero utilizza i servizi di diverse compagnie aeree o deve cambiare compagnia aerea per ragioni impreviste o pratiche.

Osserva il Parlamento Ue che «l'incoerenza delle politiche delle diverse compagnie aeree in materia di bagagli a mano è motivo di preoccupazione per i passeggeri e potrebbe essere considerata una pratica abusiva o sleale, che mette in difficoltà i viaggiatori che volano con compagnie diverse o prendono voli in coincidenza con vettori diversi, ritiene che l'armonizzazione a livello dell'Ue dei requisiti in materia di dimensioni, peso e tipo di bagaglio a mano e bagaglio registrato per tutte le compagnie aeree che operano nell'Unione europea migliorerebbe la trasparenza e la protezione dei consumatori per tutti i viaggiatori aerei».

Non solo, lo stesso discorso vale per il trasporto di piccoli animali da compagnia in cabina come bagaglio a mano: le dimensioni consentite delle borse da viaggio o dei trasportini variano da una compagnia aerea all’altra.

Nel testo votato dall'assemblea gli eurodeputati chiedono che le nuove norme Ue affrontino anche la questione di altri costi nascosti, come le tariffe sull'assegnazione dei posti.

Un primo passo, ma si tratta «di una vittoria per migliaia di viaggiatori europei che prendono un volo ogni giorno e sono costretti ad accettare condizioni assurde, come la richiesta di pagamento per il bagaglio a mano e quella per il posto a fianco del proprio familiare», spiega Mariangela Danzì, eurodeputata del Movimento 5 Stelle. «Queste pratiche rappresentano una degenerazione di un mercato dei trasporti che non rispetta più i diritti dei passeggeri».

Intanto – riporta l’Ansa - Vueling finisce nel mirino dell'Antitrust proprio per le modalità con cui impone costi extra a chi viaggia con bagaglio a mano. Secondo l'Autorità, la compagnia non fornisce «chiare informazioni sul fatto che il prezzo dei servizi aggiuntivi del bagaglio a mano varia a seconda del canale d'acquisto (web o app)». Inoltre, rileva che «il device di cui si serve il consumatore verrebbe utilizzato quale parametro per procedere a una profilazione del cliente e poi differenziare il prezzo».

Vueling assicura che la sua politica di pricing del bagagli «è trasparente e conforme alla normativa, non fa distinzione tra dispositivi, né tra canali web o app ed è a disposizione del consumatore sul sito web della compagnia».

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