«Bevete molto e non uscite nelle ore più calde». Alzi la mano chi non ne può più dei servizi giornalistici, soprattutto in tv, che sono sempre uguali fra loro da anni e vanno in onda d’estate. Sono la sagra dell’ovvio, come lo è il caldo nella stagione, ma finalmente c’è chi estende questo genere giornalistico fotocopia di se stesso a un’altra categoria: non gli umani, bensì i cani.

A preoccuparsi dei “colpi di calore” di altri animali, e non nostri, è la Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc animal protection, a livello internazionale), sul quale effettivamente siamo a volte un po’ distratti quando dobbiamo cogliere segnali di sofferenza. Ne è venuto fuori un decalogo che, questo sì, può essere prezioso per i padroncini che non sanno sempre interpretare il linguaggio del corpo degli animali a noi più affezionati: un’incapacità che esiste malgrado la grande quantità di tempo che si trascorre con un compagno di vita qual è appunto il cane.

Il caldo fa male a tutti, compresi gli animali domestici, e il fatto che le temperature siano anno dopo anno in continuo rialzo (ci sono le statistiche scientifiche, certamente non è una semplice opinione) rende il problema sempre più attuale. E allora, ecco i dieci consigli di Lndc animal protection per consentire una vacanza tranquilla per i cani domestici, considerato che il “colpo di calore” può essere molto pericoloso.

Il primo consiglio è a metà tra il sanitario e il legale e riguarda il fatto di lasciare un animale da solo in auto durante la stagione estiva. Sul piano medico è altamente sconsigliato perché nell’abitacolo la temperatura può raggiungere livelli letali, anche con i finestrini aperti, in pochissimi minuti. Sul piano legale, è una violazione del codice penale. L’associazione assicura che, nelle giornate particolarmente calde, lasciare il cane o un altro animale in auto è pericolosissimo anche all’ombra. Premesso tutto questo, se d’estate vediamo un animale chiuso in auto, anche con i finestrini aperti, è opportuno verificare le sue condizioni di salute: se non sono buone, il consiglio è chiamare le forze dell’ordine e un veterinario.

Il problema è che non è facile, per chi non è medico, riconoscere un colpo di calore. Ecco perché Lndc inserisce i sintomi nel suo decalogo. Se l’animale chiuso in auto mostra segnali di disagio, è irrequieto, ansima, significa che sta per perdere la lucidità e, subito dopo, barcolla e non riesce a rialzarsi. E allora urge un primo soccorso da parte di un veterinario, e a noi spetta spostare l’animale in un posto fresco e all’ombra, rinfrescarlo con stacci bagnati con acqua tiepida al collo, alle ascelle e all’inguine.

Ci sono animali che vivono all’aperto (ad esempio, in giardino) e altri che vivono in casa: nel primo caso devono sempre poter contare su acqua fresca e pulita, con zone in ombra dove cercare ristoro. Per quanto riguarda quelli che vivono in casa con noi, si devono portare a passeggio la mattina presto e la sera, anche perché oltretutto nelle ore più calde anche la pavimentazione è rovente.

La maggior parte dei cani ama la spiaggia, però anche lì c’è un nemico ed è la sabbia, e lo può essere anche l’acqua di mare: possono irritare la pelle. Ecco perché gli animali si devono sciacquare con acqua dolce, in particolare tra i polpastrelli. E poi, visto che in spiaggia il cane ama giocare, stiamo attenti che non ingerisca sabbia oppure oggetti come ami, lenze e conchiglie, che creano lesioni alla bocca e agli organi interni.

C’è poi la convinzione comune che d’estate, proprio per le alte temperature, i cani si debbano tosare. Se proprio decidiamo di farlo, dobbiamo ricordare che proprio la pelliccia è sì una protezione contro il freddo, ma anche contro il caldo. E allora, i cani come gli umani: crema solare ad alta protezione sulle estremità chiare, compresa la punta delle orecchie, per prevenire ustioni e tumori.

Altra cosa cui bisogna prestare attenzione sono i parassiti. Dalla primavera all’autunno è fondamentale che ai cani sia applicato un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia, tenendo presente che ci sono prodotti ottimi per i cani che invece possono essere letali per i gatti. Pulci e zecche, si sa, sono i veicoli di molte malattie, inoltre le punture di flebotomi posso trasmettere la leishmaniosi ai cani. I prodotti a base di olio di Neem sono perfetti.

Il decalogo si conclude con le punture di insetti, che possono provocare reazioni allergiche e pericolose. Se il nostro animale ha un gonfiore, un arrossamento della pelle o prurito, contattare il veterinario è fondamentale. Basta un po’ di attenzione, e una buona estate la trascorre tutta la famiglia. Animali compresi.

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