Alla guida con il telefono in mano, ora si rischia di restare a piedi
Il giro di vite del nuovo Codice della strada per scongiurare gli incidenti “da distrazione”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non è mistero che l’utilizzo del cellulare alla guida abbia ormai un ruolo determinante nella causa di tanti incidenti stradali, spesso anche gravi. La sicurezza sulle strade è messa in pericolo dall’uso estremo e compulsivo degli smartphone: non ci si limita più alle telefonate senza vivavoce o auricolari (già ampiamente vietate) ma c’è lo sconfinamento costante nell’utilizzo di display e tastiera per le troppe opportunità offerte dai moderni strumenti digitali. Si guardano i social, si risponde ai whatsapp, si fanno ricerche sulle mappe o su Google. Insomma azioni pericolose se si è alla guida di un veicolo, quando una distrazione di pochi secondi può costare carissima.
Il giro di vite
Le sanzioni - pur già pesanti - previste finora dal Codice della strada non sono riuscite ad avere un effetto deterrente o di prevenzione. Eppure è tutto già ampiamente definito con l’articolo 173 per cui “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”. Solo che si pensa a un rischio lontano, quasi impalpabile nella routine del traffico e degli spostamenti su strada. Come se la paura di commettere infrazioni e di avere conseguenze si perdesse nella smania di non rinunciare al richiamo perverso delle mille potenzialità del cellulare. Un problema generale, che attraversa tutte le categorie dei guidatori, dai più giovani ai più esperti, quasi incapaci di tenere gli occhi lontani dallo schermo digitale.
Effetti più pesanti
Da sabato 14 - con l’entrata in vigore delle nuove norme del Codice della strada - comincerà una stagione più difficile per chi fa fatica a rispettare le regole: l’intento è quello di introdurre un maggiore rigore che attenui gli effetti dell’uso smisurato del cellulare mentre si guida un veicolo. È prevista la sanzione della “sospensione breve” della patente: vieni sorpreso con lo smartphone in mano? Non puoi guidare per sette giorni, sempre che ci siano almeno 10 punti nelle pieghe del permesso di guida. In caso di punteggi più bassi (quindi in presenza di più multe precedenti) la sospensione sale subito a 15 giorni. Sarebbe salvo dalla sanzione immediata solo chi ha la patente con 20 punti o più: può godere di una sorta di salvacondotto in attesa però degli effetti di un’eventuale ordinanza prefettizia.
Sanzioni crescenti
In ogni caso i tempi di riferimento introdotti dal nuovo Codice raddoppiano automaticamente se l’utilizzo del cellulare alla guida viene individuato come causa di un incidente che abbia coinvolto un altro mezzo o abbia effetti sui pedoni: quindi 15 giorni di stop per chi viene fermato per la prima volta con il cellulare in mano, 30 per chi ha già dei precedenti. La sospensione breve peraltro non cancella la sanzione amministrativa accessoria della sospensione classica della patente (già prevista dal Codice), che va da 15 a 60 giorni quando si tratti della prima volta in cui si viene sorpresi con il cellulare in mano, sino alla fascia più stringente di uno stop da 30 a 90 giorni se ci si trova davanti a casi di recidiva. La differenza è che la sospensione breve può essere disposta subito dalle forze dell’ordine impegnate sulla strada e non serve il passaggio dell’ordinanza del prefetto.
Piano per limitare gli incidenti
Insomma una doppia lettura che dovrebbe - secondo l’intento del legislatore - aumentare la carica di deterrenza e spingere automobilisti e motociclisti a cancellare l’abitudine di distrarsi con i supporti digitali.
Non manca ovviamente la sanzione pecuniaria: la spesa minima di chi viene sorpreso al cellulare sarà di 250 euro, che può crescere sino a 1000 in base alle circostanze dei singoli casi. Nel mirino soprattutto chi viene considerato recidivo: da una base di 350 euro si può arrivare a quota 1400. L’obiettivo finale è ridurre gli incidenti stradali, sempre più spesso collegati - statistiche alla mano - all’utilizzo del cellulare alla guida.