La presenza turistica in Sardegna cresce grazie agli stranieri che ormai hanno quasi raggiunto gli italiani per arrivi e presenze con dati in crescita mentre il movimento nazionale registra una lieve flessione. È il primo dato che emerge dall’analisi completa del bilancio 2023 recentemente pubblicato dall’Osservatorio Sardegna turismo. Le presenze totali (arrivi moltiplicati per i giorni di permanenza) sono sedici milioni e 585 mila con una crescita complessiva rispetto al 2022 del 2,40 trainata dagli stranieri con un aumento del 7.73 per cento contro un calo del 2,34 degli italiani. Una torta che in questo momento è divisa quasi esattamente a metà.

Da dove vengono

In testa alle nazionalità di provenienza ci sono i fedelissimi tedeschi con oltre due milioni di presenze (quasi la metà in provincia di Sassari), seppure in leggerissima flessione. Seguono, a distanza, i francesi, gli svizzeri, gli inglesi e gli spagnoli che sono in nettissima crescita (più 27 per cento di presenze) probabilmente grazie al consolidamento dei collegamenti Volotea. Interessante anche il dato di crescita degli americani con un aumento degli arrivi del 33 per cento. Per quanto riguarda le regioni italiane, invece, resta in testa la Lombardia che però ha una decisa flessione mentre crescono i movimenti interni anche con deciso aumento della permanenza (la Sardegna è seconda con una crescita del 4,69 per cento di presenze), scendono Lazio e Piemonte e cresce l’Emilia Romagna.

Si conferma anche quest’anno il boom di alloggi privati (più 44 per cento) ma il dato potrebbe essere anche viziato da una certa quota di emersione del nero, a causa delle recenti normative. Mentre negli hotel c’è una leggera crescita degli arrivi e una altrettanto lieve flessione delle presenze a confermare la tendenza a vacanze più brevi.

Dove vanno

Una panoramica di Porto Cervo, Arzachena è il secondo Comune per presenze (Archivio L'Unione Sarda)
Una panoramica di Porto Cervo, Arzachena è il secondo Comune per presenze (Archivio L'Unione Sarda)
Una panoramica di Porto Cervo, Arzachena è il secondo Comune per presenze (Archivio L'Unione Sarda)

La Provincia di Sassari resta il territorio sardo privilegiato per il turismo: le 8 milioni e 387 mila presenze rappresentano oltre il cinquanta per cento del totale sardo ed è anche il prediletto dagli stranieri che rappresentano il 56 per cento. La metà dei 325 mila posti letto dell’intera Sardegna si trova al nord tra i due poli della Gallura e della Riviera del Corallo. Un’offerta monstre che ha il suo lato oscuro, l’occupazione nel corso dell’anno è la più bassa. Dopo la provincia di Sassari (in aumento di quasi il 3 per cento) vengono Nuoro che però registra una leggera flessione, Sud Sardegna, la città metropolitana di Cagliari che segna una crescita che sfiora il 10 per cento seguita da Oristano anch’essa con numeri positivi.

Tra i Comuni la regina delle presenze turistiche si conferma Alghero con un milione e mezzo e una crescita record che supera il 22 per cento seguita come sempre da Arzachena con poco più di un milione e cento mila ma una lieve flessione. Subito alle spalle si piazzano Olbia con 871 mila presenze e Cagliari con 864 mila, un dato che conferma la crescente attrattività delle città. Tra i primi dieci seguono Orosei (in netta flessione), Villasimius, San Teodoro, Budoni, Muravera e Tortolì.

Turisti nel centro di Olbia, terza per presenze (Foto Antonio Satta/L'Unione sarda).
Turisti nel centro di Olbia, terza per presenze (Foto Antonio Satta/L'Unione sarda).
Turisti nel centro di Olbia, terza per presenze (Foto Antonio Satta/L'Unione sarda).

E se Alghero svetta come singola destinazione è la Gallura a macinare i numeri più imponenti, solo i primi quattro comuni del nord est superano i tre milioni e 300 mila presenze, quasi due milioni Arzachena e Olbia insieme con i due poli di Porto Cervo e Porto Rotondo, capitali delle vacanze esclusive.

Un altro dato interessante dell’Osservatorio è relativo alla stagionalità che mostra un accenno di cambiamento di tendenza. I mesi di luglio e agosto segnano una leggera flessione mentre sono in forte ascesa le presenze nei mesi primaverili, aprile e maggio. A dispetto dei collegamenti a singhiozzo.

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