Nel Paese dove gran parte delle auto vendute sono grigie, la Fiat decide che non venderà più auto di quel colore.

Dimenticate uno dei principi del marketing secondo il quale un'azienda produrrà ciò che desiderano i consumatori. Il brand del gruppo Stellantis (16 marchi, quarto gruppo mondiale per volumi di vendite) ha deciso di orientare i suoi prodotti verso una più marcata evocazione dell'Italian style. Anzi, dell'Italian life a sentire le parole dell'amministratore delegato Olivier Francois: “L'Italia è la terra dei colori e la Fiat è il marchio dei colori", ha detto.

La linea di demarcazione tra il prima e il dopo è la pubblicità – anticipata in una conferenza stampa - della nuova Fiat 600 elettrica, erede più della 500X, a cui assomiglia, che dell'auto da cui porta il nome. Lo spot, girato a Lerici davanti in una piazza con i palazzi dalle facciate colorate che si affaccia sul mare, mostra una nuova 600 grigia che viene calata da una gru in una grande vasca piena di vernice arancione. Quando riemerge, con Francois dentro, ha un nuovo colore.

Il comunicato ufficiale della Fiat chiarisce ulteriormente il concetto:  "Da oggi la Fiat smette di produrre auto grigie. La decisione è stata presa per esaltare l'importanza dei colori nella vita, incarnando lo stile di vita italiano e riaffermando il valore della Nuova Dolce Vita del Marchio".

Insomma, per differenziarsi in modo netto dalla nutrita concorrenza e arginare l'invasione dei numerosi brand cinesi, il marchio italiano rimarca ancora di più le sue origini e punta al valore del brand Italia che nel mercato italiano susciterà senso di appartenenza e nazionalismo, in quelli stranieri farà evocherà nella mente dell'acquirente i colori italiani.

Non è un caso che la 600, ma anche tutte le altre auto della gamma, ora vengano vendute nelle tinte Bianco Gelato, Arancio Sicilia, Arancio Paprika, Rosso Passione, Blu Dipinto di Blu, Blu Italia, Blu Venezia, Verde Rugiada, Verde Foresta, Rose Gold e Nero Cinema.

Nulla è casuale nella scelta delle palette.

La scelta sembra andare oltre il marketing se è vero, come scrive Quattroruote, la bibbia degli appassionati d'auto, che la Fiat “vuole ispirare le persone a vivere con ottimismo e positività, e questa è una delle missioni della nuova 600e” che come la capostipite nasce come auto per le famiglie.

Certo, la sfida è azzardata. E infatti i consumatori hanno già riempito di commenti le bacheche dei siti specializzati. “Il bianco, il nero, il blu e tutte le tonalità di grigio sono vendibili. I colori strani come il giallo, l'arancio, il rosso (nelle auto normali) sono scelti solo da persone molto particolari e fuori dal "mucchio". Ma per vendere devi puntare al mucchio non all'esemplare strano”, è uno dei ragionamenti più diffusi. “Il grigio tiene lo sporco, maschera il graffio, lo ritocchi come niente, non si fa notare (magari per gli esibizionisti è un difetto), riflette il calore”, fa notare un altro. “Pare che il tafazzismo stia diventando lo sport nazionale”, è scritto in un blog.

C'è anche chi apprezza: “A parte qualche raro caso, il grigio e tutte le sue sfumature mi hanno stufato. Case nuove, palazzine nuove, tutti gli immobili ristrutturati con cappotto, auto, strade. Un po' di colore migliora l'aspetto delle strade e delle città (evitando però i colori "alternativi")”. Ma chi fa un'analisi diversa: “Oggi ci sono le formulette che tanto piacciono alle case costruttrici, rata, e si cambia auto ogni 2/3 anni. In quest'ottica va bene il colore e la moda del momento...a maggior ragione le auto ex fiat sono solo dei vestiti su base tecnica made in France”.

Certamente l'azienda torinese ha in canna tutti gli strumenti più efficaci della comunicazione per far valere la sua scelta e convertire gli amanti dei grigi. Magari, stressati dalle difficoltà quotidiane, ci affideremo all'armocromia automobilistica per pensare positivo. O forse no.

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