L’uomo, di Mogorella, era già detenuto a Uta per violenza sessuale su una minorenne. Decisiva la comparazione con le impronte papillari del fratello. L’irruzione in casa di Mario Gessa risale a 7 anni fa
Il sindacato Sappe: scoperte della polizia penitenziaria. L’apparecchio telefonico era nascosto nelle parti intime di un detenuto, necessaria una radiografia per trovarlo