Gli stranieri di nazionalità kirghisa costretti a lavorare dalle 7 alle 21 ininterrottamente, pagati in nero con 600 euro al mese e senza un giorno di riposo
"Per permettere alle persone che vivono in Ucraina di raggiungere i familiari nell’Isola, ma è importante che vadano a Leopoli, vicino al confine polacco”