Sinner riconquista le Atp Finals, il Maestro è lui: sconfitto Alcaraz
A Torino una finale combattuta punto su punto conclusa 7-6,7-5 per l’azzurro: «Vincere davanti al pubblico italiano è fantastico»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Jannik Sinner fa il bis e mantiene il titolo delle Atp Finals. Il Maestro è lui: Carlos Alcaraz sconfitto in finale con il risultato di 7-6, 7-5.
Il primo set si era chiuso al tie break con uno scontro punto su punto, anche se il numero uno al mondo aveva lamentato un fastidio alla coscia che ha richiesto l’intervento in campo del fisioterapista.
«Una stagione incredibile», ha commentato Jannik al termine del match, «forse questa volta è anche meglio dell’anno scorso. Vincere davanti al pubblico italiano è stato fantastico».
«Esco dal campo a testa alta. Sono veramente felice per il livello che ho espresso in campo contro un giocatore che non perde una partita in un campo indoor da due anni. Dopo ogni sconfitta, Jannik torni in campo sempre più forte, complimenti»: una dichiarazione da manuale del fairplay quella di Carlos Alcaraz. «Ora c'è la pausa, preparati bene per l'anno prossimo perché mi preparo anche io bene per l'anno prossimo», ha scherzato ancora Alcaraz. Poi lo spagnolo ha ringraziato «il pubblico della città di Torino che ovviamente tifava un po' più per Jannik ma non mi avete mai mancato di rispetto».
Il contrattempo
L’incontro era rimasto a lungo interrotto, circa 12 minuti, sul 40 pari al quarto game, sul punteggio di 2-1 per Alcaraz e con l’altoatesino al servizio a causa di un malore che ha colpito uno spettatore. Lo stop è stato necessario per l’intervento dei soccorsi: alla fine nulla di grave.
I precedenti del 2025
Non contando l’esibizione milionaria a Riad, quella della Inalpi Arena davanti a 13mila spettatori (e milioni di telespettatori nel mondo) era la sesta finale della stagione tra i due campioni.
Il murciano ne aveva vinte quattro. La sconfitta più pesante, per Jannik, era stata quella di New York. Fu allora che decise di dover lavorare, ancora di più, sul servizio.
Il 2025 fino a oggi aveva portato otto titoli nella teca di Alcaraz, ma sugli slam i signori del tennis moderno erano in perfetta parità. In quest’annata Sinner aveva vinto gli Australian Open e Wimbledon, Alcaraz si era aggiudicato il Roland Garros e, appunto, gli Us Open.
La conferenza stampa di Binaghi
In giornata si è tenuta anche la conferenza stampa di Angelo Binaghi, presidente della Fitp, quando sono stati snocciolati dati che certificano un successo, un po' per rivendicare i buoni risultati dell'evento e la crescita del tennis, ma che suonano anche come un “avviso ai naviganti”, in particolare al Governo: il futuro delle Atp Finals dipenderà molto dall'impatto che avrà sul torneo il decreto sport varato in estate.
Nella conferenza stampa finale del torneo, dove tutti sembrano far quadrato sul merito di Torino, è risuonato da più parti questo leit motiv, dalle parole del presidente di Binaghi, a quelle delle istituzioni, Comune e Regione. «L'argomento di questa settimana era fare bene questa edizione», ha detto Binaghi, «e da domani si apre una seconda fase, che sarà quella di continuare a farle a Torino per un anno, ma nello stesso tempo incominciare a dialogare, innanzitutto con il Governo, per capire l'applicabilità della nuova legge alla Finals dei prossimi cinque anni. In funzione di quello verranno conseguentemente prese tutte le altre decisioni, ricordandosi bene che sono un asset dell'Atp, che sono in concessione alla Fitp per cinque anni e quindi la decisione su dove farli in Italia sarà una decisione congiunta».
Il presidente federale ricorda che «la manifestazione non è nostra, ma è di Atp. Noi naturalmente siamo interessati a farne un veicolo sempre migliore per lo sviluppo del tennis in Italia e anche l'Atp, ancora più di noi, è interessata al fatto che il valore e la conoscenza delle Finals possano svilupparsi nel miglior modo possibile». A chi gli chiede, a livello logistico, chi potrebbe vincere la sfida fra Torino e Milano risponde con una battuta: «Non sono preparato», dice, «perché, ad esempio non ho mai visto e non so dove sia il nuovo palazzetto di Milano. Torino la considero la mia seconda casa, dopo 5 anni conosco praticamente tutto».
Numeri alla mano, Binaghi rivendica poi il successo della manifestazione, con 230mila presenze, un impatto economico di 591 milioni e un extra gettito di 92,3 milioni, quasi 7 volte l'investimento dello Stato. Ma anche il successo del tennis che, insieme al padel, sottolinea, «è il secondo sport come numero di praticanti e appassionati e si sta avvicinando sempre di più al calcio». E da qui un altro aggancio al Governo che secondo il presidente Fitp «dovrebbe capire che, nello sport, quello sul tennis è il miglior investimento che potrebbe fare. Ma questo me lo direte voi, dopo che quest'anno avrete studiato l'America's Cup, le Olimpiadi o anche i giochi del Mediterraneo, che hanno un investimento superiore a quello delle Finals». Un discorso, quello dei contributi, che Binaghi allarga anche al calcio. «Io», afferma, «sono per un sistema che premi i risultati, quello italiano è un sistema ancora improntato, nella stragrande maggioranza, a contributi che non tengono conto dei risultati sportivi. Forse i risultati del tennis», conclude, «ci aiutano a dire che potrebbe esistere, anche nello sport italiano, un modello di sviluppo diverso da quello applicato oggi, che premi efficienza e merito e non assistenzialismo».
(Unioneonline/E.Fr.)
