Il cagliaritano Angelo Binaghi, presidente della Fitp (Federazione Italiana Tennis e Padel), risulta essere il secondo manager sportivo più stimato dagli italiani, con il 65,2% di giudizi positivi. È l'esito dell'indagine "Sponsor Value Manager", realizzata dall'agenzia bolognese StageUp e da lpsos, che ha rilevato le valutazioni dei principali dirigenti sportivi in Italia. Binaghi è stato superato solo da Stefano Domenicali, presidente della Formula Uno, che ha raggiunto quota 71,1% di apprezzamento e ha chiuso al primo posto per la seconda volta dopo il 2020.

Binaghi risulta anche il dirigente sportivo la cui stima è cresciuta di più tra il 2022 e il 2024 (+10,8%), segnale (anche) della crescente popolarità del tennis e del padel dopo i successi degli ultimi due anni. A settembre è stato rieletto alla guida della Fitp, che presiede dal 2001, fino al 2028. Molto positiva inoltre l’opinione rispetto all’operato del presidente della LBA (Lega Basket Serie A) Umberto Gandini, che ha convinto il 60,9% dei partecipanti alla rilevazione. Il rapporto StageUp e Ipsos ha individuato il manager sportivo dell'anno tenendo conto dei dati relativi alla stima e alla notorietà dei dirigenti, e alle variazioni dei parametri rispetto all'anno precedente.

Come manager sportivo dell'anno nominato Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta, che nel 2024 appena concluso ha vinto l'Europa League e ottenuto grandi risultati fra Serie A, Champions League e Coppa Italia. Ha conquistato il primo posto nella classifica 2024 dei dirigenti italiani per notorietà e apprezzamento, davanti a Giuseppe Marotta (presidente dell'Inter) e Giovanni Malagò, numero uno del Coni. Ai piedi del podio Domenicali e Gabriele Gravina, alla guida della Figc.

«I risultati di Sponsor Value Manager dimostrano che i dirigenti sportivi sono conosciuti tra gli italiani e che la loro professionalità è vista come centrale non solo per il conseguimento dei successi agonistici, ma anche per la crescita sostenibile dello sport italiano, ha dichiarato Giovanni Palazzi, presidente di StageUp. «Da sottolineare, all’interno di un sistema che vede il calcio come un palcoscenico senza uguali, l’apprezzamento per dirigenti di sport non calcistici che, pur avendo una minore esposizione mediatica, vengono valutati per un lavoro efficace e di qualità».

(Unioneonline/r.sp.)

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