Quarantuno anni da compiere il 16 febbraio e ancora tanta voglia di stupire, senza rancori nei confronti di quella Yamaha che ha deciso di proseguire senza di lui a partire dal 2021.

Alla vigilia dei primi test stagionali della MotoGp a Sepang, Valentino Rossi si prepara a cominciare l'ultimo anno in sella alla moto che gli ha regalato (e a cui ha regalato) grandi successi e importanti soddisfazioni.

La livrea della M1 2020 è simile a quella del 2019, con il blu tradizionale e il nero, ma quest'anno ha l'ambizione di tornare sul tetto del mondo, spingendo il pluricampione pesarese e il suo compagno di squadra Maverick Vinales.

L'addio alla Yamaha ufficiale, alla fine di questa stagione, non è detto che coincida con il commiato di Rossi alla MotoGp: "Ho chiesto supporto alla Yamaha, e loro hanno risposto positivamente se dovessi decidere di continuare dopo il Mondiale 2020 (non con la moto ufficiale, ndr). Il mio primo obiettivo è continuare a correre anche nel 2021", ha detto Rossi nella conferenza stampa di presentazione della nuova M1.

"Abbiamo un team fantastico che è la Yamaha Petronas, sono a un livello davvero alto, quindi in caso di passaggio alla Petronas non cambierebbe molto per me".

"L'obiettivo - continua il Dottore - è provare a restare al top: in qualunque sport, soprattutto quando non sei più molto giovane, hai bisogno di un grande sforzo, devi lavorare al massimo ogni giorno nella MotoGp moderna. Continuerò nel 2021 solo se sarò competitivo: il punto non è avere 40 o 41 anni, il punto sono i risultati. Nella seconda metà della scorsa stagione mi sono impegnato tanto, ho fatto qualche buona gara, sono stato competitivo, ma in altre gare ho sofferto tanto. Non sono più giovane, corro da 25 anni e così diventa pesante guidare, per restare ad alti livelli c'è bisogno di un grande sforzo".

Parole buone anche per il suo ex rivale, Jorge Lorenzo, che quest'anno è nel suo team come collaudatore: "Il suo arrivo è importante, nella MotoGp di oggi è fondamentale avere un buon test team che fornisca dati, e per avere un buon test team hai bisogno di un buon pilota che sia veloce".

Infine, sulla decisione - presa di comune accordo con la casa giapponese - di non proseguire con la Yamaha ufficiale nel 2021: "Non mi hanno mancato di rispetto, i risultati fanno la differenza, soprattutto quelli di Vinales e Quartararo. La Yamaha ha dovuto prendere una decisione".

Rossi in carriera ha vinto nove Mondiali, l'ultimo nel 2009, e 115 gare, l'ultima nel 2017 ad Assen.

(Unioneonline/L)
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