Fernando Gaviria ha vinto la terza tappa del Giro d'Italia, da Tortolì a Cagliari di 148 km, caratterizzata dal fortissimo vento. Il colombiano batte Rudiger Selig e Giacomo Nizzolo e veste anche la maglia rosa.

LA CRONACA - Dopo pochi metri consueto attacco di giornata: protagonisti Tratnik (Ccc Sprandi), Ivan Rovny (Gazprom-Rusvelo), Kristian Sbaragli (Dimension Data), Eugert Zhupa (Wilier Triestina). Il ritmo è alto per il vento forte da maestrale favorevole. Dopo Villasimius, però, la situazione cambia e i fuggitivi perdono piano piano il vantaggio. Sbaragli vince il primo traguardo volante, Zhupa quello di Villasimius, Tratnik il gpm di Capo Boi. È lui l'ultimo ad arrendersi a Cala Regina, poi entra in scena il vento.

I VENTAGLI - Dopo molti chilometri (tante forature e cadute) contro vento, il gruppo gira al Margine Rosso e si trova il maestrale di lato. Bob Jungels capisce che è il momento e lancia l'attacco che si rivelerà decisivo, spezzando il gruppo. La corsa esplode, cade Rohan Dennis (Bmc) buttato in terra da una folata di vento. Davanti restano in dodici, la maglia rosa rischia di cadere e deve desistere (perderà 13"), ma il gruppo si riorganizza. Ha 20" di ritardo quando si arriva a Marina Piccola, con vento di nuovo frontale.

LA VOLATA - Davanti restano in 10 con 20" di vantaggio, ma il gruppo insegue. A Bonaria sono rimasti in sette davanti quando mancano mille metri. Prova Nathan Haas ma Fernando Gaviria è pronto e beffa Rudiger Selig e il campione italiano Nizzolo, forse attardato da una scodata involontaria di Richeze. Lunedì giorno di riposo e trasferimento a Cefalù. Martedì nella quarta tappa si scala l'Etna. La maglia rosa cambierà ancora padrone.

LE MULTE - I due ciclisti che sabato a Nuoro hanno invaso il percorso di gara sono stati multati:

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